A "Pomeriggio Cinque" parla Edward Von Freymann: "Siamo tutti in attesa del tribunale di sorveglianza"
"Vado nelle scuole a raccontare la storia di Gaia, mi chiedono se il ragazzo è stato condannato ma non sappiamo dare una risposta". Sono le parole di Edward Von Freymann, padre di una delle due ragazze investite e uccise da Pietro Genovese in via di Corso Francia, a Roma, nella notte tra il 21 e il 22 dicembre 2019. A distanza di quattro anni da quell'incidente mortale che provocò la morte di Gaia Von Freymann e di Camilla Romagnoli, il nome di Pietro Genovese è tornato popolare le pagine dei quotidiani in quanto di nuovo sotto processo (che inizierà a febbraio) con l'accusa di evasione. Condannato in via definitiva a cinque anni e quattro mesi di carcere per quel duplice omicidio stradale, il 24enne risultò assente a un controllo dei carabinieri quando si trovava agli arresti domiciliari.
Un ulteriore dolore per la famiglia del ragazzo che è ancora in attesa di conoscere come il figlio del noto regista sconterà la pena: "Da più di due anni aspettiamo il Tribunale di sorveglianza che spieghi quale condanna dovrà scontare questo ragazzo - ha spiegato Edward Von Freymann nel programma condotto su Canale 5 da Myrta Merlino -. Non capisco perché il Tribunale ci metta così tanto nel dare una rispost. Quando vado a raccontare la storia di Gaia nelle scuole, gli studenti mi chiedono se il ragazzo è stato condannato ma non sappiamo dare una risposta".
Von Freymann racconta, infine, il timore di Gaia per la strada: "Era stata traumatizzata dal mio incidente in moto che mi ha costretto in sedia a rotelle e a un mese di coma - ha svelato -, l'abbiamo accompagnata anche a fare un percorso per superare queste sue paure. Da allora ha sempre cercato di rispettare puntigliosamente le regole della strada, per esempio indossava la cintura di sicurezza anche quando in macchina sedeva nei sedili posteriori".