Un testimone senegalese racconta: "Hanno abusato di lei in tre o quattro, c'era anche una sua amica"
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Non è stato un "normale" caso di overdose la morte di una ragazza avvenuta in uno stabile occupato a Roma, a San Lorenzo, nella notte tra venerdì e sabato: la procura indaga per omicidio e stupro. L'autopsia effettuata sul corpo della 16enne di Cisterna di Latina, Desiree Mariottini, conferma un rapporto sessuale ma sulle cause della morte ci vorranno ulteriori analisi. Secondo alcuni media, sarebbe stato fermato un 30enne senegalese.
Un testimone: "Urlava, c'era anche una sua amica" - A raccontare gli ultimi istanti di vita di Desiree è un testimone, un ragazzo senegalese, che alla polizia ha raccontato: "L'hanno drogata e violentata". Un teste oculare che avrebbe visto Desiree moribonda, o forse già morta, sdraiata con una coperta sopra. "Una ragazza urlava - ha detto il giovane, che ha già reso deposizione in Questura -. Ho guardato quella che urlava e c'era un'altra ragazza a letto: le avevano messo una coperta fino alla testa, ma si vedeva la testa. Non lo so se respirava ma sembrava già morta, perché l'altra ragazza urlava e diceva che era morta".
"Sono arrivato lì tra mezzanotte o mezzanotte e mezza - ha aggiunto - sono entrato e c'era una ragazza che urlava. Nell'edificio c'erano africani e arabi: un po' di gente, sei o sette persone". Sempre secondo la testimonianza, accanto a Desiree ci sarebbe stata anche un'altra ragazza: "era italiana penso pure fosse romana, parlava romano, urlava 'l'hanno violentata', poi lei ha anche preso qualche droga perché lì si vende la droga. Lei diceva 'sono stati tre sicuramente o quattro'". Per ora, anche se la Procura ipotizza lo stupro, l'autopsia non avrebbe evidenziato segni di violenza ma di un rapporto sessuale che ora le indagini dovranno verificare se consensuale.
Lo stabile della droga - Gli investigatori stanno ascoltando diverse persone, quasi tutti frequentatori dello stabile di via dei Lucani, nel quartiere di San Lorenzo, zona di universitari e che di notte si trasforma in luogo di movida, ma anche di alcol e spaccio. L'edificio intanto è stato posto sotto sequestro. Tanti i sopralluoghi e sono stati acquisiti anche i filmati delle telecamere di sorveglianza.
Desiree Mariottini viveva a Cisterna di Latina. Il quartiere di San Lorenzo sono giorni che mostra la sua solidarietà alla famiglia della ragazza e su un muro e' apparsa anche una scritta vergata con la vernice bianca "Giustizia per Desiree. San Lorenzo non ti dimentica".
L'ultima telefonata alla nonna - "Ho perso l'autobus, resto a Roma da un'amica". Queste le ultime parole che Desiree ha detto alla nonna materna in una telefonata il 17 ottobre scorso prima di sparire ed essere trovata morta la mattina del 19 ottobre. A rivelarlo è l'avvocato della famiglia della ragazza, Valerio Masci. La ragazza viveva con la madre e la nonna, e una sorella più piccola.
Caccia al branco, forse 4 persone - Potrebbero essere tre o quattro le persone coinvolte nel brutale omicidio della 16enne. Mentre la procura cerca di far chiarezza su quanto accaduto, il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha fatto visita al quartiere dove è stato accolto da applausi e fischi.