Nel quartiere Borghesiana

Roma, due 18enni adescate in strada e poi stuprate: uno dei sospetti stava per fuggire dall'Italia

La violenza sarebbe avvenuta in un appartamento in via Torregrotta. Ad aiutare le vittime a chiamare il 112 anche dei passanti

03 Ago 2024 - 15:20
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Due ragazze di 18 anni (una della provincia di Roma e l'altra di Viterbo) hanno denunciato di essere state violentate in un appartamento a Roma da due uomini. Le presunte vittime erano state avvicinate da quello che sarebbe poi diventato l'aguzzino che, assieme ad un altro uomo, le ha ripetutamente stuprate. La polizia dopo una indagine lampo ha arrestato un 24enne nato in Romania e fermato un 46enne originario dell'Albania. Quest'ultimo era pronto per fuggire all'estero ma i poliziotti lo hanno rintracciato in un deposito di autobus al Casilino.

Le due ragazze stordite con l'alcol

 Le vittime sarebbero state rese inermi con l'alcol. Le due hanno raccontato di essersi fatte convincere a salire in casa per bere. La violenza sarebbe avvenuta alcuni giorni fa alla Borghesiana, quartiere nell'area est di Roma. Le ragazze poco più che maggiorenni hanno subito violenza da parte di due uomini, uno di 24 e uno di 46 anni, che avevano conosciuto la sera prima. Il primo è stato arrestato mentre il secondo è stato rintracciato in un deposito di autobus pronto alla fuga. Con lui, infatti, aveva anche un trolley pronto. Entrambi sono stati portati nel carcere di Regina Coeli. 

Alcuni passanti hanno aiutato le ragazze e chiamato il 112

 Subito dopo aver subito le violenze, le ragazze sono riuscite a fuggire dall'abitazione e ad avvertire il 112 grazie anche all'aiuto di alcuni passanti. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato Casilino che sono subito saliti in casa dove hanno trovato solo il 24enne, un cittadino di origine romena. Il suo amico, un 46enne di origine albanese, era invece riuscito a scappare, salvo poi essere rintracciato alcune ore dopo in un deposito di autobus pronto a lasciare la città.

Secondo quanto ricostruito, le due ragazze erano arrivate a Roma il giorno prima per trovare un amico. Qui avevano conosciuto i due uomini, che avevano poi incontrato anche il pomeriggio del giorno successivo. Con la scusa di bere qualcosa insieme, le due ragazze si erano lasciate convincere a salire in casa, dove però è cominciato il loro incubo. I due aggressori le hanno chiuse in una stanza, dove sono cominciate le violenze. Solo dopo sono riuscite a scappare e a chiedere aiuto ai passanti.

Segni della violenza confermate dai medici

 Le ragazze hanno raccontato, tra singhiozzi e lacrime quello che erano state costrette a subire. Il loro racconto, che poi si è trasformato in una denuncia, ha trovato conferma dopo la visita dei medici del pronto soccorso del policlinico Casilino, che ha riscontrato segni di violenza su una delle due vittime, mentre l'altra è stata palpeggiata nel tentativo di fuggire dalla presa dell'aggressore.

L'incubo per le giovani era cominciato dopo il loro arrivo a Roma, per l'incontro con un ventenne conosciuto in chat, il quale però all'ultimo minuto aveva detto loro che non avrebbe più potute ospitarle per la notte. Subito dopo mentre passeggiavano in strada, sono state avvicinate da un 24enne di nazionalità romena, che si era offerto di dare loro ospitalità per la notte e di offrire loro da bere. Dopo un iniziale rifiuto le diciottenni, ingannate dai modi gentili e affabili della persona che le avrebbe ospitate hanno accettato.

Quando però sono entrate nell'appartamento, hanno trovato anche un altro uomo, un albanese di 46 anni e con il passare dei minuti le due giovani si sono sentite in trappola. Dopo averle costrette a bere alcolici, le hanno separate e dopo averne portata una dentro una camera l'hanno violentata a turno, costringendola a subire rapporti sessuali completi. Dopo un'indagine lampo degli investigatori, coordinata dal pool di magistrati della procura di Roma specializzati in violenze sessuali, il cittadino romeno è stato arrestato, mentre il 46enne albanese è stato sottoposto a fermo indiziario di delitto. Entrambi i provvedimenti sono stati convalidati e il gip ha disposto la custodia cautelare.

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