L'uomo è entrato in coma dopo un attacco cardiaco. La famiglia ha sporto denuncia ed è stata aperta un'inchiesta per omicidio colposo
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Era arrivato a pesare 150 chili, troppi per condurre una vita normale. Per questo un 58enne romano ha deciso di sottoporsi a un intervento chirurgico di resezione gastrica in una clinica di Roma. In sala operatoria ha avuto un attacco cardiaco che ha provocato il coma e dopo tre settimane la morte. I familiari hanno sporto denuncia e la Procura ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo.
Il paziente si era preparato all'intervento con una dieta ferrea, aveva perso dieci chili in poche settimane, grazie anche all'aiuto di alcuni farmaci dimagranti. L'operazione è stata eseguita il 28 settembre scorso da un luminare in una clinica privata. Dopo l'attacco cardiaco e la perdita di conoscenza, l'uomo è stato trasferito in terapia intensiva all'Umberto I, dove è morto giovedì.
La famiglia sospetta che il decesso sia avvenuto per negligenze ed errori medici. Sotto accusa i medici ma anche i farmaci dimagranti, che potrebbero aver influito sullo stato di salute del paziente. E' stata disposta l'autopsia sul corpo, che sarà effettuata nei prossimi giorni.