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In una città blindata la manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil a una settimana dall'assalto alla sede della Camera del lavoro. Migliaia di persone al corteo. Bombardieri (Uil): "Qui la nuova Resistenza"
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A una settimana dall'attacco alla sede della Cgil, Roma ha ospitato la manifestazione unitaria dei sindacati in piazza San Giovanni. Secondo gli organizzatori, alla mobilitazione per dire no a tutti i fascismi hanno preso parte circa 200mila persone. "Difendiamo la democrazia, non è una manifestazione di parte", ha detto il segretario della Cgil Landini. Sbarra (Cisl) ha chiesto di sciogliere subito le forze neofasciste. Da Bombardieri (Uil), l'appello a ricostruire l'unità del Paese: "Qui, c'è la Resistenza".
Nuovo attacco informatico ai siti della Cgil. Lo rende noto lo stesso sindacato. "In concomitanza con la straordinaria manifestazione di oggi - è scritto in una breve nota - è partito un attacco informatico molto strutturato, proveniente da diverse fonti, che sta colpendo tutto il sistema della comunicazione della Cgil, in particolare Collettiva.it. Di conseguenza, sono stati chiusi tutti gli accessi e messo in protezione il sistema".
Si è chiusa sulle note di "Bella Ciao", nella versione rock del gruppo Modena City Ramblers, la manifestazione "contro tutti i fascismi" organizzata a Roma. La canzone è partita al termine dell'intervento del leader della Cgil, Maurizio Landini. Secondo la questura, sono stati circa 60mila i partecipanti alla mobilitazione. La stima dei sindacati parla invece di 200mila persone.
Ci sono anche il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, e il segretario del Pd, Enrico Letta, alla manifestazione "Mai più fascismi" di Cgil, Cisl e Uil. In piazza San Giovanni anche i ministri degli Esteri, Luigi Di Maio, della Salute, Roberto Speranza, e del Lavoro, Andrea Orlando, oltre alla copresidente di Italia Viva, Teresa Bellanova, e al leader delle Sardine, Mattia Santori.
"C'è un primo atto che chiediamo, che il governo faccia, con l'appoggio di tutto il Parlamento: le forze che si richiamano al fascismo e usano atti violenti devono essere sciolte. Dalla solidarietà si deve passare all'azione concreta". Lo ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini.
"Vogliamo la verità su Regeni": lo dice il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal palco della manifestazione dei sindacati in piazza San Giovanni, accolto da un applauso della piazza.
"In questa piazza c'è la nuova Resistenza. La Resistenza che è quella che ha combattuto il fascismo. Vogliamo riaffermare i valori della democrazia, della partecipazione e rifiuto della violenza". Lo ha detto il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri alla manifestazione indetta dai sindacati confederali a Piazza San Giovanni.
"La piazza di oggi è una grande risposta di popolo che sottolinea l'importanza dei nostri valori costituzionali, valori che permettono a tutti di concorrere pacificamente alla vita pubblica, permettono a tutti di esprimere la propria idea ma non con la violenza. Sulla base dei nostri valori costituzionali dobbiamo portare avanti il dibattito politico, il confronto sui temi, anche quando non la si pensa allo stesso modo". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio arrivando a Piazza San Giovanni.
"Una giornata importante per una risposta forte, unitaria contro fascismi, estremismi, derive antidemocratiche. Portiamo in piazza le ragioni del lavoro, della partecipazione, valori fondanti della nostra democrazia e della nostra Repubblica. Il mondo del lavoro sarà come sempre un argine". Lo dice il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, da piazza San Giovanni a Roma, alla manifestazione dei sindacati.
"Si proceda velocemente allo scioglimento delle organizzazioni neofasciste e neonaziste". E' l'appello lanciato dal segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, dal palco della manifestazione dei sindacati in piazza San Giovanni a Roma, da cui si rivolge a governo e Parlamento.
"Il dissenso è il sale della democrazia e la violenza è la sua negazione. La violenza dei fascismi, dei razzismi e dei sovranismi nasce dal veleno di una società disgregata e da una democrazia pallida, dove troppi diritti sono parole dette o scritte sulla carta ma non si traducono in concreto". Lo ha detto don Luigi Ciotti al corteo di Roma. "Poi - ha aggiunto -, c'è anche la violenza delle mafie che si alimenta a sua volta dei vuoti della democrazia, della coesione e dell'ingiustizia sociale e ambientale".
E' iniziata la mobilitazione dei sindacati confederali indetta a Roma a una settimana esatta dall'assalto alla sede della Cgil. Secondo gli organizzatori si potrebbero superare le 50mila presenze, con 800 pullman in arrivo da tutta Italia, 10 treni speciali e alcuni voli dalle Isole. Alle 14 i primi interventi dal palzo di piazza San Giovanni, mentre un corteo che ha preso il via da piazza dell'Esquilino è già in movimento per raggiungere la storica piazza romana della sinistra. Un serpentone colorato e variopinto percorre via Liberiana verso piazza Santa Maria Maggior e viale Manzoni. Ad aprire il corte una scritta: "Mai più fascismi: per il lavoro, la partecipazione, la democrazia".
Una manifestazione di parte? "No, questa è una manifestazione che difende la democrazia di tutti. Questo è il tema". Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, arrivando al corteo per la mobilitazione nazionale dei sindacati per rispondere alle parole del segretario della Lega, Matteo Salvini. "L'attacco alla Cgil, l'attacco al sindacato è in realtà un attacco alla dignità del lavoro di tutto il Paese. E noi siamo qui non per difendere qualcuno ma per difendere la democrazia e per estenderla".