Roma, ambientalisti imbrattano la facciata del Senato
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La Russa: "Gesto che offende tutte le istituzioni". L'accusa nei confronti dei cinque è di danneggiamento aggravato
A Roma blitz di un gruppo di cinque ambientalisti di "Ultima Generazione" ha lanciato vernice sulla facciata del Senato. Imbrattate anche alcune finestre oltre che un portone di palazzo Madama. Sono intervenuti i carabinieri, che hanno arrestato tre attivisti e denunciato gli altri due per danneggiamento aggravato. L'indagine su quanto accaduto è condotta dalla Digos con l'ausilio dei carabinieri. Per gli arrestati dovrà essere svolta l'udienza per direttissima davanti al giudice del Tribunale di Roma.
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I tre arrestati sono gli autori materiali dell'azione. Nell'indagine congiunta di Digos e militari è stata accertata anche la responsabilità per gli altri due attivisti fermati, per i quali è scattata una denuncia a piede libero.
"Nessun alibi, nessuna giustificazione per un atto che offende tutte le istituzioni e che solo grazie al sangue freddo dei carabinieri non è trasceso in violenza". Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, precisando che "il Senato è stato vigliaccamente scelto perché, a differenza di Palazzo Chigi, della Camera dei deputati e di altre istituzioni, non ha mai ritenuto fino a ora di dover creare un'area di sicurezza attorno all'edificio. Ho convocato immediatamente per martedì alle ore 15 il Consiglio di presidenza del Senato per ogni opportuna decisione".
Intanto, La Russa ha avuto un colloquio telefonico con il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, che ha espresso la sua solidarietà e massima disponibilità ad aumentare il livello di sicurezza di Palazzo Madama, secondo quanto riferiscono fonti della presidenza del Senato.
"La difesa dell'ambiente è una sfida seria e difficile che va vinta con l'impegno di tutte le istituzioni: lanciare vernice contro il Senato non ha nulla a che vedere con la lotta al cambio climatico". Lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri Antonio Tajani. "E' solo un atto vandalico da condannare con fermezza", ha scritto il ministro.