Roma, proteste sul Raccordo anulare: traffico in tilt
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Alcuni poliziotti, in presidio sul posto, si sono tolti il casco in segno di solidarietà con i manifestanti
Una protesta degli ambulanti sul Grande raccordo anulare di Roma ha mandato in tilt il traffico. Gli ambulanti hanno protestato contro i bandi che il sindaco Raggi vuole realizzare a Roma Capitale: 18mila concessioni sono a rischio e 12mila ambulanti manifestano con i furgoni. Un presidio dei manifestanti è presente anche in piazza della Repubblica, nel centro della città. Tira dritto il primo cittadino, che afferma: "Non accetteremo ricatti".
Dopo aver bloccato la circolazione su un tratto del Grande raccordo anulare, parcheggiando furgoni sulla strada e aprendo gli ombrelloni, diversi ambulanti hanno sfilato lentamente in corteo sul Gra con i propri camioncini diretti a piazza della Repubblica. Alcuni poliziotti, in presidio sul posto, si sono tolti il casco in segno di solidarietà con i manifestanti.
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"Avremo in mattinata un incontro in Prefettura, al quale parteciperà in video-collegamento anche il ministro per lo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti", ha spiegato il segretario nazionale dell'Associazione nazionale ambulanti dell'Ugl, Manrico Rosato.
In una nota Maurizio Politi, capogruppo Lega in Assemblea Capitolina, ha spiegato che "le scelte amministrative della Raggi, che vuole vietare il rinnovo delle concessioni, disconoscendo quanto previsto dalla legge di Stato che esclude la categoria degli ambulanti dalla direttiva Bolkestein, precarizzeranno circa 12mila persone. Comprendiamo bene le preoccupazioni che sono alla base di questa protesta e saremo al fianco degli operatori alla manifestazione in piazza della Repubblica".
Raggi: "Non accetteremo i ricatti degli ambulanti" Il Campidoglio risponde alle proteste degli ambulanti contro la proroga delle licenze agli esercenti. "Quanto sta accadendo a Roma è inaccettabile. Una minoranza di ambulanti sta tenendo in ostaggio i cittadini bloccando il traffico sul Gra e in alcune piazze", ha dichiarato il sindaco Virginia Raggi. "Le vittime di questa prepotenza sono coloro che devono andare al lavoro. Voglio essere chiara: non accettiamo ricatti da nessuno", ha aggiunto.