L'ex patron della Fiorentina era accusato di bancarotta fraudolenta per il fallimento della Safin Cinematografica
I carabinieri del Nucleo Investigativo hanno notificato a Vittorio Cecchi Gori, ex patron della Fiorentina, un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Corte d'Appello di Roma per un cumulo pena di 8 anni, 5 mesi e 26 giorni di reclusione. A Cecchi Gori sono contestati reati finanziari, tra cui una bancarotta fraudolenta. Secondo quanto si è appreso, Cecchi Gori è piantonato all'ospedale Gemelli di Roma dove è ricoverato da giorni.
Il ricovero, secondo quanto si è appreso, risale a giovedì, il giorno stesso della condanna. Cecchi Gori dovrebbe restare in ospedale almeno fino a lunedì. L'arresto è scattato dopo che la Cassazione ha reso definitiva per il produttore cinematografico di film premi Oscar come 'Il Postino' e 'La vita è bella' ed ex patron della Fiorentina, gettata sul lastrico nonostante il prestito di oltre 67 miliardi di vecchie lire ottenuto dalla Merryl Linch, la condanna per il fallimento della Safin Cinematografica, decisa nell'ottobre del 2018 dalla Corte di appello romana per il crac da 24 milioni di euro.
Ai legali di Cecchi Gori ora resta da giocare solo la carta della salute. A settembre era stato operato d'urgenza per una peritonite al Policlinico Gemelli, dove era stato ricoverato anche nel 2017 per un ictus. Dopo il sequestro della sua 'regale' abitazione a Palazzo Borghese - con abbondante cocaina trovata in cassaforte ai tempi del legame con Valeria Marini, finito con una denuncia per lesioni poi ritirata dalla soubrette - Vittorio, 78 anni ad aprile, era tornato a vivere, talvolta anche agli arresti domiciliari, nella più 'modesta' abitazione ai Parioli, dove viveva il padre Mario.