L'incidente è avvenuto sabato, la piccola è morta dopo tre giorni. L'espianto e donazione multiorgano presso il Policlinico Umberto I
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Una bimba di due anni è morta dopo essere rimasta soffocata con una caramella: è successo a Roma. L'episodio è accaduto sabato pomeriggio; subito soccorsa, la piccola è arrivata in ospedale in arresto cardiaco. I medici del policlinico Umberto I sono riusciti a rianimarla per poi ricoverarla in terapia intensiva pediatrica, ma martedì la situazione è precipitata fino al decesso. I genitori hanno deciso di donare gli organi. Il cuore e i polmoni hanno salvato tre bambini, mentre il fegato è stato inviato a Padova e trapiantato in due persone e i reni sono stati portati a Genova.
Il decesso della piccola ha sconvolto i genitori, che gestiscono una tabaccheria in zona e che hanno un'altra figlia di 6 anni. La bimba è stata soccorsa sabato pomeriggio nella zona di piazzale delle Province. Sembra fosse in compagnia della nonna quando si è verificato l'incidente. I funerali si terranno giovedì nella chiesa dei Santi Sette Fondatori a Piazza Salerno.
Donazione e trapianto multiorgano Sono stati trapiantati gli organi donati dalla bimba. L'espianto e donazione multiorgano, fa sapere una nota dell'assessorato alla Sanità della Regione Lazio, è avvenuta presso il Policlinico Umberto I di Roma. Il cuore e i polmoni della bimba sono andati al Bambino Gesù e sono stati trapiantati in tre bambini, mentre il fegato è stato inviato a Padova e trapiantato in due persone e i reni sono stati inviati a Genova.
"I genitori della piccola hanno voluto autorizzare la donazione degli organi, permettendo con questo gesto di straordinaria solidarietà e altruismo di salvare molte vite umane. Voglio esprimere il più sentito cordoglio ai genitori della piccola e ringraziarli per questo sforzo straordinario avvenuto in un momento di così profondo dolore", afferma l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato. "Ringrazio tutti i professionisti del Policlinico Umberto I e tutte le equipe trapiantologiche degli altri ospedali per il grande lavoro svolto e che ha permesso di salvare la vita a tante persone". conclude D'Amato.