I tre ordigni sarebbero apparentemente identici e questo farebbe pensare che a confezionarli sia stata una sola mano, anche se saranno gli esami scientifici a confermare l'ipotesi
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Tre buste esplosive anonime arrivate tra domenica e lunedì a Fiumicino e a Roma hanno provocato il ferimento di tre donne. La prima è esplosa domenica sera nel centro di smistamento Poste di Fiumicino, sul litorale della Capitale. Le altre due, arrivate presso due domicili in zona nuovo Salario e alla Balduina, sono esplose lunedì a Roma. Le donne fortunatamente non sono in gravi condizioni. Sul caso indagano la polizia e i carabinieri.
Ordigni fabbricati forse dalla stessa persona I tre ordigni sarebbero apparentemente identici e questo farebbe pensare che a confezionarli sia stata una sola mano, anche se saranno gli esami scientifici a confermare l'ipotesi.
Si fa avanti la pista dello squilibrato ma rimangono aperte anche altre ipotesi Dagli accertamenti svolti finora non sarebbe emerso un collegamento tra le buste e fenomeni eversivi: i primi riscontri sui destinatari avrebbero fatto emergere che si tratterebbe di soggetti "sconosciuti", senza alcun rilevanza pubblica. Dunque potrebbe essere probabile la pista dello squilibrato anche se si stanno facendo verifiche sulla vita delle tre donne per capire se c'è un file rouge che collega i tre episodi.
Cosa è successo tra domenica e lunedì La prima busta è esplosa domenica sera al centro Smistamento Poste di via Cappannini, a Fiumicino, e ha ferito una donna addetta al servizio. Alle 18.30 di lunedì un altro plico è arrivato in un'abitazione in via Fusco, alla Balduina, e ha ferito una impiegata 58enne, Elisabetta M., alle mani e al viso. Il terzo invece è esploso in via Piagge, a Nuovo Salario, in un'abitazione privata ferendo una 57enne, Rosa Q.. Il pacco era per una sua amica ma non appena lo ha preso è deflagrato. Fortunatamente le donne se la sono cavata con lievi ferite al volto e alle mani. Nessuna delle tre buste esplose a Roma conteneva una rivendicazione.