Trauma cranico, sopracciglio spaccato: si è ritrovato così il conducente romano che ha chiesto a un passeggero di rispettare il regolamento
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Trauma cranico, sopracciglio spaccato e un estintore tiratogli addosso. Si è ritrovato così l'autista di autobus romano dopo aver osato chiedere a un passeggero di mettere la museruola al cane prima di salire a bordo. Una reazione di una violenza inaccettabile che poteva finire in una vera e propria tragedia. E' accaduto sulla linea 106, sulla Casilina, alla periferia di Roma. L'autista dell'autobus, Marco Piacentini, 42 anni, della rimessa di Tor Vergata, ha riportato alcune ferite all'altezza degli occhi ma non è in gravi condizioni. "L'estintore - racconta - ha anche danneggiato la cabina blindata. Tutto ciò per aver chiesto a un ragazzo di rispettare il regolamento".
Quindi il suo racconto: "Stamattina sono partito con il 106 alle 6.40 da Pantano diretto a Giardinetti e dopo poche fermate, con 7-8 persone presenti in vettura, è salito a bordo un ragazzo con un cane di taglia media. Ho aperto le porte davanti, ricordandogli che oltre al guinzaglio era necessaria la museruola per poter viaggiare, come prevede il regolamento. Lui ha fatto finta di niente e si è seduto giù in fondo". A quel punto "ho dovuto aprire la porta blindata della cabina e ricordargli che se non metteva la museruola non potevo fare servizio. Per tutta risposta ha cominciato a inveire, a chiamarmi 'infame', dicendo che la museruola non ce l'aveva e non gli era mai capitata una cosa del genere. Mi sono rimesso al posto di guida e ho tenuto le porte aperte in attesa che scendesse, cosa che sembrava sul punto di fare". Ma, prosegue Piacentini, "all'improvviso il ragazzo ha preso l'estintore in dotazione sulla vettura e l'ha lanciato verso la porta blindata rompendo il vetro sotto, mentre gridava"