Intanto i negozi attorno alla centralissima fermata Repubblica lamentano danni economici
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Sono passati 125 giorni dall'incidente del 23 ottobre quando la scala mobile della fermata Repubblica della Metro trascinò al suolo decine di tifosi russi presenti in città per la partita Roma-Cska di Champions League. Loro sono stati scagionati, non sono stati i salti sui gradini a causare la rottura. Ma della riapertura della centralissima fermata ancora non si hanno notizie. Ad essere irreperibile, sembrano essere i pezzi di ricambio.
La magistratura che indaga aveva sequestrato la scala mobile ma solo per gli accertamenti iniziali che hanno anche portato all'iscrizione nel registro degli indagati del presidente Atac, Paolo Simioni, e di tre dirigenti della manutenzione. E sarebbe proprio l'Atac ad aver deciso di tenere chiusa la fermata. Ad essere oggetto dell'inchiesta sono due delle sei scale mobili che permettono l'accesso alla banchina dove prendere i treni. Ma il rischio di rottura, a questo punto, potrebbe coinvolgere anche le altre scale. Per questo la municipalizzata attende di capire il problema tecnico o comunque di poter avere i pezzi di ricambio con cui mettere in sicurezza il sistema.
Ma sono proprio i ricambi il problema principale. Le aziende coinvolte nella realizzazione di questi pezzi ritardano la consegna. Si parlava di una fornitura per gennaio ma in realtà anche l'ultima scadenza non è stata rispettata. E sembra impossibile al momento fissarne un'altra. Si tratta di pezzi meccanici fatti su misura per le scale di Roma.
Nel frattempo la centralissima fermata Repubblica rimane chiusa, causando anche danni economici visto che le attività nei pressi della fermata stanno subendo forti perdite per l'afflusso inferiore di turisti.