"Sarebbe potuto accadere anche domenica, forse qualcuno ci ha protetto da una strage", ha raccontato la coppia che domenica avrebbe dovuto sposarsi a San Giuseppe dei Falegnami
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Crollo nella chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, nel centro storico di Roma: a cedere è stata parte del tetto di una volta. Al momento del crollo la chiesa (costruita tra la fine del 1500 e l'inizio del 1600) era chiusa e non si registrano feriti. Nel weekend erano previsti diversi matrimoni che si svolgeranno invece alla chiesa di S.Marco, nella vicina piazza Venezia. Il crollo ha danneggiato anche il vicino Carcere Mamertino. Danno stimato in un milione di euro.
Come spiega la direttrice del Parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, la chiesa "è di proprietà del Vicariato, la manutenzione è di competenza della soprintendenza archeologica del Mibac, mentre al parco del Colosseo compete il sottostante Carcere Mamertino".
Il crollo ha danneggiato anche il Carcere Mamertino, il più antico della città dove venivano reclusi i prigionieri illustri dell'antica Roma e proprio per questo si trova vicino alla Via Sacra nel Foro. L'agiografia cristiana vuole che vi fossero reclusi in epoca neroniana anche gli apostoli Pietro e Paolo.
"Alcuni frammenti del tetto - ha spiegato l'ingegnere dei vigili del fuoco Luigi Liolli - hanno colpito una parte dell'altare. Una trave ha poi lesionato anche il Carcere Mamertino", dove praticamente si è sfondato il pavimento. Al momento del crollo alcuni turisti erano all'interno del Carcere. "Abbiamo sentito un boato spaventoso e visto una nuvola di fumo - ha raccontato un vigile urbano -. Siamo scesi giù e dentro il Carcere Mamertino c'era del personale e dei turisti. In malo modo li ho fatti uscire subito e immediatamente, urlando e purtroppo li ho trattati male. La mia premura era che dentro non ci fosse nessuno e li ho fatti uscire".
La chiesa, a due passi dal Campidoglio e utilizzata soprattutto per celebrare matrimoni, fu costruita tra la fine del 1500 e l'inizio del 1600, poi completata nel 1663 da Antonio Del Grande. Venne restaurata nel 1886, con la costruzione di una nuova abside. L'interno è a navata unica con due cappelle per lato.
La Procura di Roma è in attesa di una prima informativa dei vigili del fuoco in relazione al cedimento del tetto della chiesa. Solo dopo il deposito dell'atto verrà formalmente aperto un fascicolo di indagine. Ancora da valutare l'ipotesi di reato anche se non si esclude possa essere quello di crollo colposo.
Per il primo fine settimana di settembre nella chiesa erano previsti diversi matrimoni e altri erano in programma nei giorni successivi. Gli ultimi sono stati celebrati a luglio, poi c'è stato lo stop per agosto e dal 1 settembre sarebbero ricominciati. "Abbiamo già avvisato le coppie perlopiù romane - ha spiegato il vescovo ausiliare della diocesi di Roma, mons. Daniele Libanori - e i matrimoni si svolgeranno alla chiesa di S.Marco", vicino piazza Venezia.
Futuri sposi: "Qualcuno ci ha protetto" - Tanta incredulità da parte della coppia che proprio questa domenica si sarebbe dovuta sposare nella chiesa. "Ci è crollato il mondo addosso, uno si sposa una volta nella vita. Inizialmente abbiamo pensato che sfortuna... poi riflettendo sul fatto che sarebbe potuto accadere anche domenica, quando dovevamo sposarci noi, con 150 invitati forse qualcuno ci ha protetto da una strage...Ora stiamo andando a vedere San Marco la chiesa di fronte dove abbiamo 'trasferito' subito il matrimonio", hanno detto i futuri sposi Roberto Apostolico e Sara Minasi.