La denuncia dei genitori

Roma, "in una scuola cancellate la festa del papà e della mamma per favorire l'inclusione delle famiglie Arcobaleno"

Un gruppo di genitori sta raccogliendo firme per presentare un esposto al Comune di Roma, all'Ufficio Scolastico Regionale, nonché al Ministero dell'Istruzione. Ma la scuola ha fatto capire che le famiglie arcobaleno non c'entrano

22 Mar 2024 - 11:45
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Polemica sulla scuola comunale per l'infanzia Ada Negri, nel VII Municipio di Roma. Infatti, alcuni genitori si sono lamentati del fatto che quest'anno i loro bambini non hanno portato a casa i lavoretti della festa del papà e che non arriveranno neanche quelli per la festa della mamma. "Già da giorni circolavano voci che non ci sarebbe stata alcuna celebrazione della ricorrenza, ma nessuna notizia ufficiale era stata comunicata. Il giorno di San Giuseppe, le maestre hanno comunicato alle rappresentanti di classe, tramite WhatsApp e altro, che quest'anno non sarebbero stati preparati lavoretti nella scuola per la festa del papà, e neanche per la festa della mamma, 'al fine di favorire l'inclusione delle famiglie Arcobaleno'", ha spiegato il padre di uno dei bambini dell'istituto. Lo riporta Il Messaggero, il quale aggiunge che un gruppo di famiglie sta raccogliendo firme per presentare un esposto al Comune di Roma, all'Ufficio Scolastico Regionale, nonché al Ministero dell'Istruzione.

L'esposto

 Sempre stando al quotidiano, nell'esposto i firmatari affermano che "deplorano tale scelta" perché "comprime i diritti della schiacciante maggioranza dei bambini alla festosa conoscenza delle tradizioni proprie della nostra cultura, alla celebrazione della figura del padre (e successivamente della madre) e della famiglia, primo luogo in cui si conoscono e conservano i valori educativi alla base della civile convivenza". E aggiungono che la scelta è "un'errata interpretazione delle politiche di inclusione promosse dal Ministero, che hanno semmai l'obiettivo di estendere i diritti e studiare situazioni personalizzate per chi ha delle situazioni particolari". Con l'esposto, i genitori chiedono di accertare se "ci sono state violazioni delle direttive ministeriali e quindi di applicare le sanzioni previste". Per ora, sono state raccolte una quarantina di adesioni. 

La posizione della scuola

 Il funzionario coordinatore pedagogico della scuola d'infanzia Ada Negri, Maria Cristina Liberi, "ha fatto capire - riporta il quotidiano - che la sua posizione è assolutamente pedagogica e non politica e da strumentalizzare, che le famiglie Arcobaleno non c'entrano e che sono state applicate le indicazioni nazionali del 2012 e il modello educativo dei nidi e delle scuole dell'infanzia del Comune". 
 

Le polemiche politiche

 "Il ruolo del padre e della madre è fondamentale e andrebbe valorizzato. Ogni iniziativa tesa a questo fine è positiva ed è un peccato che alcune scuole non avvertano questa esigenza. Mamma e papà sono un punto di riferimento per i bambini, ma poi ogni scuola decide nella sua autonomia", ha commentato il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara
 

"Il messaggio della scuola è stato strumentalizzato, la Ada Negri non si è mai riferita alle famiglie Arcobaleno, ha avviato un discorso educativo diverso sulle feste canoniche: è partito un laboratorio per realizzare lavori per la festa del papà e della mamma da presentare alle famiglie in un momento diverso da quello celebrato normalmente. Quindi, non è stata cancellata alcuna festa. È indubbio che i tempi moderni ci portino ad avere una attenzione particolare per tutti, come per chi ha perso il papà o la mamma, non si tratta di togliere nulla a nessuno, ma di includere tutti”, ha dichiarato Francesco Laddaga (Pd), presidente VII Municipio.

"Quello che è successo nella scuola comunale per l'infanzia Ada Negri di Roma, in cui è bastato addurre come scusa l''inclusività per impedire ai bambini di celebrare la festa del papà, è la riprova della natura puramente ideologica di certe decisioni scolastiche che nulla hanno a che vedere con l'educazione dei nostri ragazzi. Una deriva pericolosa che rischia di trasformare la scuola pubblica, che vogliamo sia libera e democratica, in un centro di indottrinamento. Escludere la figura del papà per includere quella delle famiglie arcobaleno è paradossale e frutto dell'ennesima follia della cultura 'woke', che calpesta i nostri valori, i diritti dei bambini e il buonsenso". Lo ha detto la responsabile del dipartimento Famiglia della Lega e assessore alla Cultura della Regione Lazio, Simona Baldassarre

"Apprendo da alcuni genitori di bambini che frequentano la scuola comunale per l'infanzia Ada Negri, dell'Istituto comprensivo 'Via Latina 303', nel VII Municipio di Roma Capitale, che lo scorso 19 marzo i piccoli alunni non hanno potuto consegnare alcun lavoretto, poesia, bigliettino per la festa del papà alle proprie famiglie. La motivazione alla base della decisione, comunicata per le vie brevi dalle maestre alle rappresentanti di classe, sarebbe 'l'inclusione' di tutte le famiglie, come da linee guida del Comune di Roma Capitale". Lo ha affermato Marco Perissa, deputato romano di Fratelli d'Italia, in una nota. "Ferma restando la possibilità di studiare situazioni personalizzate per le classi in cui siano presenti bambini con alle spalle situazioni familiari particolari, ritengo assurdo e discriminante che si debba cancellare una tra le ricorrenze più sentite nella nostra tradizione, annullando la figura del padre e della madre in nome del politicamente corretto - ha aggiunto Perissa -. Dopo il caso della scuola di Pioltello che ha deciso di chiudere per la festa di fine Ramadan, chiedo al ministro dell'Istruzione Valditara che il ministero si attivi per far luce su quanto avvenuto e sono pronto a incontrare i genitori che stanno giustamente protestando". 

"Riguardo la vicenda che sta interessando la scuola dell'infanzia Ada Negri è bene precisare che le linee guida comunali che cancellerebbero la festa del papà cui fanno menzione esponenti della destra semplicemente non esistono, il che dimostra che si tratta ancora una volta di mera speculazione agita dalla destra in modo imbarazzante". Così l'assessora alla Scuola di Roma Capitale Claudia Pratelli. "Risulta peraltro che la scuola stava conducendo un laboratorio educativo proprio sulla famiglia, condiviso col consiglio di scuola, partito il 19 marzo - ha aggiunto -. Naturalmente ogni gruppo educativo e scolastico valuta quali sono gli strumenti e le pratiche educative più adeguate per non creare situazioni poco inclusive nei confronti dei bambini e delle bambine che frequentano il nido o la scuola dell'infanzia: le famiglie sono molto diverse, non c'è bisogno di invocare lo spettro del gender, a volte tristemente una mamma o un papà che non ci sono più. La riflessione su questo va sempre posta in termini di maggiore inclusione e garanzia delle diverse situazioni e sensibilità, non di censura".

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