Roma, disabili maltrattati in un centro di riabilitazione: dieci arresti
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I coinvolti dovranno rispondere anche di sequestro di persona. Le vittime sono giovani pazienti affetti da patologie neuropsichiatriche. Tre di questi sono stati segregati e chiusi a chiave nelle loro stanze
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Dieci persone, accusate di maltrattamenti di giovani pazienti affetti da patologie neuropsichiatriche e ospiti di un centro di riabilitazione con sede nei Castelli romani, sono state arrestate. I carabinieri del Nas di Roma, assieme ai colleghi di Frascati, hanno eseguito dieci arresti, uno in carcere e nove ai domiciliari, nei confronti di dipendenti della struttura. Tre pazienti sono stati segregati e chiusi a chiave nelle loro stanze.
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Un vero e proprio lager con i degenti, 16 ragazzi di cui cinque minori di 14 anni, con gravi disabilità che venivano picchiati, ingozzati di cibo a forza, umiliati e insultati. Alcune delle vittime avevano otto anni.
I coinvolti dovranno rispondere di maltrattamenti e sequestro di persona. I principali artefici dell'orrore sono un educatore e un assistente Socio Sanitario con funzioni educative che si sarebbero distinti per atteggiamenti particolarmente autoritari e violenti, tanto da creare un sistematico e diffuso clima di terrore nei giovani ospiti.
Nel corso delle indagini sono stati documentati diversi episodi di maltrattamenti commessi dagli altri operatori che, sebbene con ruoli minori, sottoponevano i ragazzi a soprusi e violenza fisica e verbale, quasi da ipotizzare una "consuetudine repressiva" adottata dal personale addetto a quel reparto.
L'indagine è stata avviata a seguito di denunce presentate nei primi mesi del 2015 dai vertici della struttura.