Roma, esplode la rivolta contro i profughi: 14 agenti feriti negli scontri, 2 arresti
© ansa |
© ansa |
Protesta di Casapound e dei residenti contro l'arrivo di un centinaio di immigrati. Il prefetto: "Non faremo passi indietro"
© ansa
E' di 14 agenti feriti e 2 arresti il bilancio provvisorio degli scontri nelle proteste di residenti ed esponenti di Casapound a Casale San Nicola, a nord di Roma, contro l'arrivo, previsto in questi giorni, di un centinaio di profughi. Per impedire il passaggio degli immigrati, i cittadini hanno bloccato alcune strade, lanciando sedie e ombrelloni contro gli agenti, che hanno risposto con i manganelli. Il prefetto Gabrielli: "Non faremo passi indietro".
© ansa |
© ansa |
"No al centro immigrati", "andate via", "è un abuso di potere", queste le urla che i cittadini che hanno bloccano la strada e incendiato alcuni cassonetti durante le concitate fasi dell'arrivo degli immigrati. Alcuni dei manifestanti hanno il volto coperto. Oltre ai cassonetti sono state incendiate anche alcune balle di fieno, che erano in zona. Lanciati sassi contro gli agenti.
"Le 250 famiglie del piccolo comprensorio ritengono l'edificio e la zona inadeguati all'accoglienza, anche da un punto di vista di sicurezza", afferma Casapound. "Da qui non ci muoviamo. Casale San Nicola deve rimanere agli italiani. La difenderemo fino all'ultimo", ribadisce Andrea Antonini, dell'associazione di estrema destra. "Da quasi tre mesi siamo in presidio 24 ore al giorno, al fianco dei residenti, per impedire che l'ex scuola Socrate venga utilizzata come centro d'accoglienza per rifugiati, mettendo a rischio la vita quotidiana delle 250 famiglie che vivono qui, alle quali non solo non è stato chiesto nessun parere ma nemmeno è stata data alcuna garanzia di sicurezza", spiega.
Il prefetto: "Rimuoveremo il blocco" - "Abbiamo inviato 19 persone che devono soggiornare a Casale San Nicola e c'è un blocco stradale di cittadini che non permette che entrino. Ora sono sui mezzi ma entreranno nel centro perché rimuoveremo il blocco. Non faremo passi indietro". Lo ha detto il prefetto di Roma, Franco Gabrielli.