Lo scoppio è stato causato da una fuga di gas, provocata dal danneggiamento di una tubazione durante alcuni lavori di scavo in strada. Evacuate le abitazioni del centro storico
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Un'esplosione ha semidistrutto una palazzina di tre piani a Rocca di Papa, in provincia di Roma. Sedici persone sono rimaste ferite, tra cui il sindaco Emanuele Crestini e tre bambini. Lo scoppio, dovuto ad una fuga di gas, ha provocato il crollo di parte dell'edificio. A pochi passi c'è la sede del Comune. Sul posto, oltre al 118 e ai vigili del fuoco, sono intervenute le squadre Usar, gli specialisti per la ricerca tra le macerie.
Danneggiata tubatura del gas durante alcuni lavori - I vigili del fuoco, che temevano una seconda esplosione all'interno della palazzina, hanno interdetto la zona ed evacuato le abitazioni del centro storico. "Dai primi rilevamenti - spiega in una nota Italgas - è stato possibile accertare che la dispersione di gas, da cui ha avuto origine l'esplosione, è stata provocata dal danneggiamento di una tubazione da parte di un'azienda terza, estranea a Italgas, che stava effettuando rilevazioni sul sottosuolo davanti al municipio".
Bimbi investiti da schegge di vetro e calcinacci - I tre bambini feriti, che sarebbero stati investiti da schegge di vetro e calcinacci, si trovavano nel vicino edificio che ospita la scuola per l'infanzia "Centro urbano" (che fa parte dell'istituto comprensivo Leonida Montanari). Grave una bambina di 5 anni, portata al Bambino Gesù in codice rosso con un severo trauma facciale e cranico. Gli altri due bimbi invece sono stati ricoverati all'ospedale di Frascati.
Il sindaco ustionato al volto e alle braccia: è grave - Il sindaco di Rocca di Papa è stato preso in carico dal Centro Grandi Ustioni del Sant'Eugenio con ustioni al volto e alle braccia: è stato l'ultimo a lasciare l'edificio ed è il ferito più grave. Ustionati anche un impiegato comunale e il comandante della polizia locale. Nelle operazioni di soccorso dell'Ares 118 sono stati utilizzati 2 elicotteri, 4 ambulanze e 2 automediche.
La testimonianza: "Un boato fortissimo poi il fumo" - "Stavamo lavorando quando abbiamo sentito un boato fortissimo. Siamo usciti fuori dal bar di corsa e abbiamo visto fumo provenire dalla zona del Comune". E' il racconto di Stefano, titolare di un bar sulla piazza a pochi metri di distanza dalla sede del Comune di Rocca di Papa. "Ci siamo precipitati lì sapendo che accanto c'è la scuola e con diverse persone ci siamo adoperati per far evacuare i bambini dall'altra parte della scuola - ricorda -. Lo scenario era bruttissimo perché uscivano persone a piedi dal palazzo del Comune con ustioni e non sapevamo se dentro ci fosse ancora qualcuno".
Il racconto del vicesindaco - "Erano in corso dei lavori di carotaggio sul corso principale, di fronte al Comune. Uno studio era incaricato di fare delle indagini geognostiche e sembra ci sia stata la rottura di un tubo del gas. Non abbiamo fatto neanche in tempo a sentire l'odore che c'è stata l'esplosione, non abbiamo avuto molto tempo di accorgerci quello che stava succedendo", afferma il vicesindaco Veronica Giannone. "Ci siamo adoperati per far evacuare l'edificio. Accanto c'è la scuola, oggi era attiva solo la scuola dell'infanzia. Anche loro ben coordinati sono riusciti ad evacuare la struttura - aggiunge - poi abbiamo fatto evacuare tutti i palazzi vicini".
#10giugno aggiornamento 13:30, esplosione #RoccadiPapa (RM): #incendio sotto controllo, le squadre USAR #vigilidelfuoco hanno controllato gran parte della struttura, non vi sono altre persone coinvolte. Prosegue la verifica nei locali interrati pic.twitter.com/ubNgAzzCMq
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) 10 giugno 2019
Una dipendente del Comune: "Vivi per miracolo" - "Sono viva per miracolo". E' la testimonianza di una dei 54 dipendenti del Comune di Rocca di Papa che si trovava all'interno dell'edificio al momento dell'esplosione. Per mettersi in salvo insieme ai colleghi ha affrontato una fuga tra le fiamme, racconta. "E al primo piano - racconta la donna - una persona per mettersi in salvo si è buttata giù dal balcone, ferendosi".
A fare da innesco potrebbe essere stato l'impianto elettrico dell'ascensore - Gli investigatori, che stanno indagando per capire la causa esatta dello scoppio, non escludono che durante i lavori di scavo in strada possa essere stata danneggiata una tubatura e che il gas si possa essere poi incanalato fino all'altezza dei palazzi coinvolti nell'esplosione. Testimoni parlano di un forte odore di gas risalire dal canale dell'ascensore che poi si è saturato generando l'esplosione. A fare da innesco, secondo i primi rilievi, potrebbe essere stata proprio l'impianto elettrico che alimenta l'ascensore dell'edificio.
Pm indagano per disastro colposo - I pm della procura di Velletri indagano per disastro colposo e lesioni gravi o gravissime colpose. Il fascicolo, al momento contro ignoti, è coordinato dal procuratore capo Francesco Prete. Il magistrato ascolterà presso la caserma dei carabinieri di Frascati una serie di testimoni per ricostruire la dinamica di quanto avvenuto.