L'atto di vandalismo avvenuto a Tor di Quinto è stato denunciato su Facebook dall'Associazione Ciro Vive
La targa a Roma che ricorda il tifoso partenopeo Ciro Esposito e che sorge a Tor di Quinto è stata completamente imbrattata di vernice rossa. Lo denuncia su Facebook l'Associazione Ciro Vive. La targa si trova nel luogo dove il giovane fu aggredito e ferito gravemente per poi morire dopo giorni di agonia. L'atto di vandalismo è avvenuto 10 giorni dopo la condanna in primo grado a 26 anni di Daniele De Santis per omicidio volontario.
"E' diventata rosso sangue" - "Ecco la fine che ha fatto la targa che era stata apposta da circa due mesi in Viale Tor di quinto dove Ciro fu ammazzato - si legge nel post su Facebook -. E' diventata rosso sangue... Dopo che media e stampa l'hanno pubblicizzata qualcuno ha pensato bene di infangare ancora una volta il suo nome e il suo ricordo ma... #Cirovivenonostantelevostrecattiverie".
Padre vittima: "Pittura non cancella il ricordo" - "Come non spegni il sole sparandomi. Non togli ciò che è scritto con la pittura". Con queste parole scritte sul suo profilo Facebook, Giovanni Esposito commenta l'episodio vandalico.
Avvocato famiglia: gesto ignobile - "Un gesto ignobile che accresce il dolore dei genitori, non solo privati di un figlio con un orrendo crimine, ma ora anche torturati psicologicamente. La lapide è stata ricoperta di rosso, come il sangue fatto versare a Ciro dalla furia bestiale dell'assassino". Questo il commento dell'avvocato Angelo Pisani, difensore della famiglia Esposito. "Come sappiamo - sottolinea Pisani riferendosi ai responsabili del gesto - non ci sono telecamere. Perciò possiamo solo immaginare chi è il colpevole". "In ogni caso - aggiunge - il colore rosso sangue ha un suo significato". Anche alla luce del nuovo episodio, Pisani rinnova la richiesta alla Procura di intensificare l'attività inquirente per identificare altri complici e ulteriori responsabili.