"I corpi dei miei amici mi hanno protetto"

Roma, l'unico sopravvissuto all'incidente in cui hanno perso la vita cinque ragazzi: "Perché proprio io?"

"Sono sopravvissuto, non so come. Ero al centro sul sedile posteriore: i corpi dei miei amici mi hanno protetto", ha aggiunto

28 Gen 2023 - 17:29

L'unico sopravvissuto all'incidente avvenuto sulla Nomentana, a Roma, il 27 gennaio in cui hanno perso la vita cinque ragazzi tra i 17 e i 21 anni, è fuori pericolo. Leonardo Chiapparelli, 21 anni, ricoverato in neurochirurgia all'ospedale Sant'Andrea, ha i ricordi confusi. È sotto shock. "Una roulette russa. Perché io? Sono sopravvissuto, non so come. Ero al centro sul sedile posteriore: i corpi dei miei amici mi hanno protetto" è stata la reazione del giovane quando ha saputo quanto accaduto, come riporta la Repubblica Roma

"È vivo, ma stanotte ho perso cinque figli. Perché sono cresciuti tutti insieme. Si volevano bene, erano come fratelli. Stavano spesso da noi. Non posso pensare al dolore dei genitori. Non si può morire così ", dice il padre del giovane Giuseppe Chiapparelli

L'uomo ha ribadito il concetto espresso a la Repubblica anche in un'intervista al Messaggero, in cui dice: "Siamo tutti genitori, i figli sono di tutti. Mio figlio non è in pericolo di vita, per fortuna, ma è distrutto e non si sente fortunato, ha perso tutti i suoi amici, tutti". 

Roma, auto si ribalta sulla Nomentana: chi sono le vittime

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© Tgcom24  | Valerio Di Paolo, Alessio Guerrieri, Simone Ramazzotti
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© Tgcom24 | Valerio Di Paolo, Alessio Guerrieri, Simone Ramazzotti

© Tgcom24 | Valerio Di Paolo, Alessio Guerrieri, Simone Ramazzotti

L'uomo spiega inoltre che "gli psicologi hanno deciso di dire la verità" al figlio "con i genitori presenti. Le notizie giravano, anche non veritiere. È sconvolto, erano tutti amici d'infanzia, si conoscevano dall'asilo, hanno fatto il liceo assieme e continuavano a frequentarsi, al calcio con il Tor Lupara, la sera, sempre uniti".  

"Le ferite psicologiche sono quelle che dovrà affrontare, i suoi tre amici di sempre, non ci sono più. Erano bravi ragazzi, affiatati, non meritavano questa fine efferata. Mi preoccupa il fatto che debba accettare di essere un sopravvissuto", conclude l'uomo.

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