L’inviato de “Le Iene”, Luigi Pelazza, riesce a rintracciare gli autori del raggiro: “Non c’entro nulla, vi brucio tutti”
Decine di persone truffate per aver voluto comprare un’automobile usata? È il presunto raggiro svelato da "Le Iene": "Volevo comprare una Bmw 116 sport, prezzi vantaggiosi ma non eccessivamente fuori mercato”, ha raccontato un giovane all'inviato Luigi Pelazza. Peccato che, dopo aver ricevuto il pagamento in anticipo, la concessionaria "New Car" era sparita. Al posto delle auto, altri clienti truffati.
Luigi Pelazza ha provato, assieme alle vittime, a fare una presunta stima del raggiro che si aggira sui 450mila euro. Tutto sarebbe stato studiato nei minimi dettagli, tra locali della concessionaria affittati e auto noleggiate da mostrare ai clienti. La Iena è riuscita a rintracciare i due autori dell'organizzazione. Il primo, non ha risposto al citofono, mentre l'altro dopo aver minacciato la troupe ("Se va in onda vi brucio tutti"), ha rivelato: "Mi hanno pagato mille euro al mese. Ognuno si prende le sue responsabilità, io non c’entro niente con questa storia". L’amministratore della "New Car", però, ha raccontato una versione opposta: "Sono stato truffato da lui, l'ho denunciato e ora è tutto in mano agli avvocati. Lui mi ha portato in banca e dal per aprire il conto della società”.
Una volta in banca, Pelazza scopre che il conto è vuoto. I soldi sarebbero finiti in un'azienda di compravendita di orologi. L'amministratore di questa società, intercettato da "Le Iene", sostiene che non c'è stato nessun movimento strano: "A quella società ho venduto orologi, è un ottimo cliente. Io non vi devo spiegare come tengo la mia contabilità. Non sapevo che Simone faceva quei traffici…".