Decano della cronaca giudiziaria della Capitale, ha lavorato per oltre 40 anni all'agenzia Ansa. Da alcune settimane era ricoverato in una clinica
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E' morto a Roma all'età di 86 anni il giornalista Mario Sarzanini, decano della cronaca giudiziaria della Capitale. Era ricoverato da alcune settimane in una clinica. Originario di Genova, per oltre 40 anni ha lavorato all'agenzia Ansa ma non ha smesso di essere presente nella sala stampa della cittadella giudiziaria nemmeno dopo il suo pensionamento, continuando a collaborare con le principali testate giornalistiche nazionali. I funerali verranno celebrati sabato alle 12 nella chiesa di San Roberto Bellarmino a Roma.
A darne notizia è il sindacato dei cronisti romani che lo ricorda come un giornalista "molto generoso nei confronti di chi mostrava di voler imparare e conoscere i segreti di questo mestiere" e un uomo che "sapeva dare i giusti consiglia tutti".
Sarzanini cominciò a lavorare all'Ansa alla redazione di Milano per poi trasferirsi a Roma a metà degli anni '60. Scandali, omicidi, storie di mafia e di corruzione: si è occupato dei più importanti processi e delle indagini che hanno caratterizzato le vicende giudiziarie degli ultimi decenni.
Il sequestro Moro, gli "anni di piombo", la strage di Ustica, l'attentato a Giovanni Paolo II fino agli scandali di Tangentopoli, Sarzanini è sempre stato in prima linea con il suo stile asciutto e mai retorico. E' stato testimone di vicende giudiziarie come quella per la strage di Piazza Fontana che seguì anche da inviato a Catanzaro, alla fine degli anni Settanta.