"Dovevo allattare il piccolo, cambiarlo, riporlo nella culletta accanto al letto, e ho dovuto farlo anche subito dopo il parto anche se ero sfinita"
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La mamma del neonato di tre giorni, trovato morto a Roma all'ospedale Pertini, nel letto in cui la donna lo teneva dopo averlo allattato ed essersi addormentata, interviene dopo il marito e sfoga la sua disperazione: "Sto leggendo le dichiarazioni rilasciate dalla Asl 2 dicono che hanno garantito tutta l'assistenza necessaria, che alle puerpere viene fatta firmare un'autorizzazione a tenere i figli con loro. Bellissime parole, peccato non siano veritiere". "Ho chiesto aiuto e mi hanno detto no", dice.
"Più volte ho chiesto in reparto di essere aiutata - precisa al Messaggero - perché non ce la facevo da sola e di portare per qualche ora il bambino al nido per permettermi di riposare, eppure mi è stato detto sempre di no", aggiunge.
"Non è che si giustificassero in qualche modo. Dicevano che non era possibile e basta. E io rimanevo lì a dovermi occupare di tutto. Dovevo allattare il piccolo, cambiarlo, riporlo nella culletta accanto al letto, e ho dovuto farlo anche subito dopo il parto anche se ero sfinita".