Il documento è stato rilasciato per motivi umanitari a un giovane che ha fatto scoprire alla polizia una storia di abusi
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Nel suo Paese d'origine era un detective e subito ha capito che la proposta che quell'uomo gli stava facendo era da denunciare alle forze dell'ordine. Così un nigeriano residente a Roma ha fatto arrestare un padre che vendeva la figlia minore e disabile a estranei per filmare i rapporti. Il giovane straniero, per quest'azione meritoria, ha ricevuto dalle mani del questore capitalino Guido Marino un permesso di soggiorno per motivi umanitari.
La vicenda Tutto parte dalla segnalazione del nigeriano, un richiedente asilo ospite della tendopoli di via Ramazzini, alla polizia: era appena stato avvicinato da un uomo che gli aveva proposto un rapporto sessuale con una ragazzina, offrendogli anche un compenso in denaro.
Lo straniero, in accordo con gli investigatori, ha accettato l'incontro e ha fatto così scattare le manette ai polsi di quell'italiano che, si è poi scoperto, vendeva la figlia minorenne e disabile per rapporti sessuali che filmava. Dal cellulare dell'orco gli agenti del Commissariato Monteverde sono poi risaliti a due "clienti", un gambiano e un nigeriano, ora sottoposti a fermo, perché coinvolti nelle violenze di gruppo nei confronti della minore.