I carabinieri hanno portato in carcere un 37enne italiano con l'accusa di sequestro di persona a scopo di estorsione, con l'aggravante del decesso. La vittima aveva debiti, forse per droga
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A Roma un 37enne è finito in manette con l'accusa di sequestro di persona a scopo di estorsione, con l'aggravante del decesso della vittima. L'operazione dei carabinieri è avvenuta nell'ambito delle indagini relative alla morte di Francesco Vitale, pr pugliese di 46 anni, precipitato da un palazzo il 22 febbraio, nel quartiere Magliana. Secondo gli investigatori, Vitale sarebbe stato sequestrato forse per un debito che aveva contratto per motivi di droga. Al vaglio degli inquirenti ci sono anche altre posizioni. Chi indaga deve, inoltre, accertare se la morte sia stata causata da un tentativo di fuga o se la vittima sia stata spinta intenzionalmente.