Installate nel 2012 in via Madonna dei Monti dall'artista tedesco Gunter Demnig. Saranno ripristinate a spese del Campidoglio. Per la Procura, si tratta di furto aggravato dall'odio razziale
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A Roma sono state divelte dal selciato e rubate venti "Pietre d'inciampo" dedicate alla memoria dei cittadini ebrei deportati nei campi di concentramento. La denuncia arriva dall'Associazione Arte in Memoria. Le Pietre rubate, dedicate a venti membri della famiglia Di Consiglio, erano state installate il 9 gennaio 2012 in via Madonna dei Monti dall'artista tedesco Gunter Demnig. Per la Procura di Roma, si tratta di "furto aggravato dall'odio razziale".
Sindaco Raggi: "Indignata, serve rispetto" - "Inaccettabile il furto di 20 pietre d'inciampo, realizzate in memoria dei cittadini ebrei deportati nei campi di concentramento, nel rione Monti. Un gesto che condanno con forza e profonda indignazione. La memoria esige rispetto". Così su Twitter il sindaco di Roma, Virginia Raggi. E il Campidoglio intende ripristinare velocemente le pietre di inciampo trafugate, pagare i lavori per rifarne di nuove e rimetterle al loro posto.
Segre: "Gesto orribilmente vigliacco" - "Sono la presidente delle Pietre di inciampo a Milano e provo che rubare le lapide che non hanno tomba sia una cosa talmente orribilmente vigliacca che non ho parole. La pietra si può rimettere tutte le volte che si vuole, ma chi fa un gesto di questo genere lui è irripetibile per se stesso". Lo ha detto la senatrice Liliana Segre.