Protesta degli studenti alla Sapienza di Roma e scontri con la polizia
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Molti i giovani che hanno manifestato all'ingresso dell'ateneo con gli striscioni "Fuori i fascisti". Un identificato: avrebbe brandito un'asta contro gli agenti. Piantedosi: evitato un assalto
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Scontri e proteste fuori dall'Università La Sapienza di Roma, dove esponenti di alcuni collettivi hanno messo in scena una manifestazione per contestare un convegno organizzato dagli universitari di destra di Azione Universitaria a cui erano stati invitati Daniele Capezzone e il deputato FdI Fabio Roscani e sono stati affrontati dalle forze dell'ordine, che hanno caricato gli studenti. I giovani che contestavano l'evento hanno dimostrato con uno striscione con la scritta "Fuori i fascisti dalla Sapienza" e hanno tentato di entrare nei locali del congresso, ma è stato loro impedito l'ingresso dagli agenti. Un identificato, avrebbe brandito un'asta contro gli agenti. Il ministro Piantedosi: "La polizia ha evitato un assalto".
Sit-in degli studenti, identificato un manifestante - La pagina Facebook di "Coordinamento collettivi La Sapienza" ha pubblicato le immagini delle cariche della polizia in assetto anti-sommossa contro i giovani "disarmati" e " a volto scoperto". Secondo la denuncia diversi di loro hanno riportato "lesioni a testa, braccia e gambe". Il convegno era organizzato da Azione Universitaria, sigla degli studenti di destra, e all'appuntamento erano attesi anche esponenti di Fratelli d'Italia. Gli aderenti al collettivo hanno inscenato un sit-in di protesta organizzato davanti alla facoltà di Scienze politiche dall'organizzazione giovanile comunista Cambiare rotta e dai collettivi antifascisti contro la visita di Daniele Capezzone e del deputato di FdI Fabio Roscani, invitati a una conferenza sul "capitalismo buono". Tra i giovani che hanno aderito alla protesta uno è stato identificato: sembra che abbia brandito un'asta contro le forze dell'ordine.
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Fronte della gioventù comunista: polizia e cariche contro gli studenti - Il Fronte della gioventù comunista ha accusato: "La risposta della Sapienza non si è fatta attendere. Cancelli sbarrati, cordone di polizia, cariche e fermi, questa la risposta alla mobilitazione degli studenti nella giornata in cui viene organizzato un convegno alla presenza di rappresentanti del governo con una contestazione degli studenti".
E ancora: "L'atteggiamento dell'amministrazione è a dir poco vergognoso: in un'università in cui mancano spazi, con tasse sempre più alte e barriere economiche per gli studenti degli strati popolari, Sapienza pensa a organizzare convegni con esponenti di governo, pro-vita e antiabortisti. Un'università che manganella gli studenti e srotola il tappeto rosso ai reazionari è un'università che si schiera apertamente a favore della repressione e della reazione. E' evidente che per l'amministrazione attuale, che non si è risparmiata neanche di fare i complimenti a Giorgia Meloni per la sua elezione, queste siano le priorità. Inammissibile e vergognoso: Sapienza condanni immediatamente ciò che è successo".
Il rettore: "No ad ogni forma di violenza" - Il rettore dell'Università Antonella Polimeni ha affermato: "L'Università deve essere un luogo in cui si studia, si cresce, in cui bisogna incontrarsi e confrontarsi, ma non scontrarsi fisicamente. Condanniamo ogni forma di violenza e garantiamo, ad ogni individuo che agisca secondo i principi costituzionali, il diritto a manifestare liberamente le proprie opinioni nel rispetto della pluralità delle idee".
Bernini: "La libertà di parola non è a senso unico" - Sul caso il ministro dell'Università Anna Maria Bernini ha detto: "La libertà di parola non è una strada a senso unico. Chi inibisce la manifestazione del pensiero altrui non comunica, prevarica. Quanto accaduto a La Sapienza è esattamente ciò che non dovrebbe accadere in alcun contesto e ancor meno nei luoghi del sapere dove si coltivano i valori della libertà, del confronto, del dialogo. Gli atenei, le aule, devono essere spazi di formazione e costruzione. Esprimo il mio sostegno al rettore e l'incoraggiamento a tutti gli studenti a coltivare e a difendere le proprie idee con la forza della parola, non dell'aggressività".
Ministro Piantedosi: "Polizia ha evitato un assalto" - Per il neo ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, commentando le proteste all'università La Sapienza, "la polizia ha fatto in modo che una manifestazione autorizzata, quella che era in corso all'interno della Sapienza, si svolgesse liberamente". E a chi osservava che fossero stati manganellati gli studenti, ha risposto: "No, la polizia ha fatto in modo che non ci fosse l'assalto a una iniziativa che si stava svolgendo regolarmente".