Il 20enne, di Treviso, è stato raggiunto da colpi d'arma da fuoco. Secondo gli inquirenti potrebbe trattarsi di uno scambio di persona. Rimosso il proiettile ma il giovane resta in prognosi riservata
E' in gravi condizioni Manuel Mateo Bortuzzo, il giovane nuotatore di Treviso rimasto ferito da un colpo d'arma da fuoco a Roma, fuori da un pub in piazza Eschilo, all'Axa. Gli spari sarebbero partiti da uno scooter: gli inquirenti sono a caccia di due uomini che sono stati identificati. Al momento non si esclude che si sia trattato di uno scambio di persona. Il 20enne sarebbe infatti estraneo a una rissa avvenuta poco prima nel locale.
In un video ripreso dalle telecamere di sorveglianza nella piazza si vedrebbero dei fari in lontananza e poi il ragazzo che si accascia a terra, accanto a un amico. Sulla vicenda indagano gli agenti del commissariato di Ostia e della Squadra mobile.
Caccia ai due aggressori, identificati - È caccia a due persone, probabilmente cittadini di Roma, che potrebbero essere i responsabili del grave ferimento del giovane. Almeno uno dei due è stato identificato ed è residente nel quadrante sud della Capitale, a pochi chilometri dal luogo dell'episodio, ma al momento non sarebbe reperibile. "Quei due hanno sparato a un centinaio metri dagli agenti della polizia, che era intervenuta al pub per sedare la rissa, con la quale la vittima non centrava niente", spiegano alcuni testimoni.
La prima operazione - Il giovane è stato colpito a un fianco e a trovarlo agonizzante, riverso nel centro della piazza, sono stati gli uomini di una pattuglia delle volanti, chiamata per sedare una rissa. A quanto ricostruito dagli investigatori, il ragazzo era diretto in quel locale ma poi, proprio a causa della rissa, non è entrato. Una volta arrivati, gli agenti l'hanno portato prima all'ospedale Grassi e poi al San Camillo, dove è attualmente ricoverato in prognosi riservata, dopo essere stato sottoposto a un intervento d'urgenza per bloccare l'emorragia interna al torace provocata dal proiettile, che si sarebbe fermato su una vertebra.
Il secondo intervento - Il giovane è stato poi sottoposto anche un'operazione neurochirurgica per la rimozione del proiettile, rimasto integro, che si era fermato nella parte destra all'altezza dell'undicesima vertebra. L'intervento è stato effettuato dal professor Alberto Delitala. La prognosi rimane riservata. Prima delle prossime 48 ore non è possibile stabilire eventuali danni per la mobilità.
Il racconto dell'amica: "E' stato terrificante" - "È stato terrificante". A parlare è la ragazza che si trovava con Manuel, il giovane di vent'anni gravemente ferito a colpi di pistola alla periferia di Roma, probabilmente per uno scambio di persona. La giovane è stata ascoltata dagli investigatori e si trova ora all'ospedale San Camillo di Roma, in apprensione per gli esiti delle operazioni a cui è stato sottoposto il 20enne.