La madre della vittima si è recata sul posto e accusa: "Non può essere stato che per le radici e quello schifo di asfalto, altrimenti non si spiega, mia figlia guidava con prudenza"
"Sono stata sull'Ostiense, non può essere stata colpa se non delle radici o di una buca o di quello schifo di strada". Non si dà pace Graziella Viviano, la mamma di Elena Aubry, la 26enne centaura romana che ha perso la vita sbalzata dalla sua moto contro un guard-rail mentre domenica percorreva la strada del mare. "Un testimone - continua la donna - ha riferito di averla vista sobbalzare all'improvviso, nonostante andasse piano". Forse la radice di un pino, dunque, la causa dello schianto fatale. "Mia figlia guidava sempre con prudenza", sostiene la madre, mentre si cerca di ricostruire la dinamica dell'incidente.
L'incidente Intorno alle 10.30 del 6 maggio incidente mortale in via Ostiense, all'altezza del Cineland, a Ostia. La 26enne alla guida della sua moto ha perso il controllo e si è schiantata contro il guard rail. La ragazza è morta sul colpo. Ancora da chiarire la dinamica dell'incidente. In quel tratto di strada ci sono vari avvallamenti per le radici degli alberi. Sul posto per i rilievi è arrivata la polizia locale del X Gruppo Mare. I vigili hanno ascoltato testimoni per chiarire come mai la ragazza abbia perso il controllo della sua Honda Hornet 600.
Le accuse della mamma "Io ancora non mi rendo conto", afferma mamma Graziella che si è recata subito sul luogo dell'incidente. "La strada è devastata - è la sua accusa, - mi chiedo come sia possibile che una strada così importante sia tenuta così male". Ora su quell'asfalto una mano ignota ha posato una rosa. "Non so chi sia stato, vorrei ringraziarlo: lì con mia figlia lì è morta la speranza", conclude.