Fotogallery - I trattori "invadono" pacificamente la Capitale
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"Il grano è il nostro oro", "No ai terreni incolti", "No alla carne sintetica": questi alcuni degli slogan esposti da Cra Agricoltori traditi. "I romani ci hanno accolto con gli applausi"
"No ai terreni incolti" e poi "No sindacati! Vogliamo essere autonomi". E ancora: "L'agricoltura un treno che non si deve fermare", "Insieme per i nostri diritti", e "Difendiamo il vero Made in Italy", "Il grano è l'oro italiano". Erano questi alcuni degli striscioni esposti al Circo Massimo, a Roma, alla manifestazione di coltivatori e pescatori, alla quale hanno aderito circa 1.500 persone, arrivate da tutta Italia. Per tutto il pomeriggio gli agricoltori hanno sventolato le bandiere tricolori, in una non stop di interventi dei leader della protesta, messa in atto da Cra Agricoltori traditi. Nel tardo pomeriggio gli 11 trattori presenti hanno sciolto il presidio e si sono allontanati al suono di clacson e sirene.
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Al Circo Massimo si sono radunati diversi trattori e "i romani ci hanno accolto con gli applausi e segni di incoraggiamento", ha detto il leader di Cra Danilo Calvani aggiungendo: "E' una cosa che non immaginavo, è stato bellissimo". E ancora, parlando dal palco allestito sul rimorchio di un trattore: "Non si deve mollare, bisogna andare avanti".
Durante la manifestazione, un folto gruppo di agricoltori si è avvicinato a Palazzo Chigi, inscenando un presidio spontaneo.
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Con la fascia tricolore al collo si sono uniti alla protesta anche due sindaci. Luigi Rafti, di Maschito (Potenza), in rappresentanza di una comunità della zona (Venosa, Palazzo San Gervasio, Montemilone, Ginestra), ha spiegato: "Siamo oltre 18mila abitanti. La maggioranza di noi è nel settore agricolo. E' il territorio che fa nascere il vino Aglianico delle Vulture, un prodotto di eccellenza. Ma i problemi della zona sono molteplici".
"I sindacati - ha aggiunto - non tutelano la categoria e invece l'hanno abbandonata in questa battaglia. Bisognerebbe tutelare i prodotti di alta qualità, ma non avviene. Il grano arriva dall'estero, dal Canada. Un buon padre di famiglia prima tutela i suoi e poi pensa agli altri. Mio padre era un viticoltore. Ma gli agricoltori non sono competitivi nei prezzi. Non potete importare i prodotti fuori dalla comunità europea, sennò facciamo due pesi in due misure. In Italia ci sono regole severe. Al nostro governo quindi possiamo solo chiedere di abbassare il prezzo del carburante. Ma il resto lo deve fare l'Europa".
Anche Domenico Venuti, sindaco di Salemi, in provincia di Trapani, era al fianco dei manifestanti con la fascia tricolore. "Partecipo perché c'è una folta rappresentanza di agricoltori del mio territorio. Sostenere i miei concittadini è fondamentale. Perché vedere mortificato il lavoro di generazioni fa male. C'è al momento un ritorno negativo notevole. Molti ragazzi adesso vanno via ed è drammatico perché l'agricoltura era stata riscoperta. E' fondamentale avere risposte. Le istituzioni devono stare in prima fila e chiederle".