IL GIORNO DEL PRIMO MARTIRE DELLA CHIESA

Santo Stefano, il Papa rivolge la sua preghiera ai "cristiani perseguitati"

"Preghiamo perché grazie al sacrificio di questi martiri di oggi - ha affermato - si rafforzi l'impegno per assicurare la libertà religiosa". Poi la raccomandazione, "siate coerenti con la vostra fede, non bisogna vivere come pagani"

26 Dic 2014 - 16:03
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"Oggi preghiamo per tutti coloro che sono perseguitati a causa della fede cristiana". Lo ha affermato papa Francesco, nel giorno della festa di Santo Stefano, primo martire della Chiesa. "Preghiamo perché, grazie anche al sacrificio di questi martiri di oggi, si rafforzi in ogni parte del mondo l'impegno per riconoscere e assicurare concretamente la libertà religiosa, che è un diritto inalienabile di ogni persona umana", ha aggiunto.

Santo Stefano, il Papa rivolge la sua preghiera ai "cristiani perseguitati"

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Il Papa ha commentato il Vangelo che riporta una parte del discorso di Gesù ai suoi discepoli nel momento in cui li invia in missione. Dice tra l'altro: "Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato". "Queste parole del Signore - ha detto - non turbano la celebrazione del Natale, ma la spogliano di quel falso rivestimento dolciastro che non le appartiene". "Ci fanno comprendere - ha proseguito - che nelle prove accettate a causa della fede, la violenza è sconfitta dall'amore, la morte dalla vita".

Secondo il Pontefice, "per accogliere veramente Gesù nella nostra esistenza e prolungare la gioia della Notte Santa, la strada è proprio quella indicata da questo Vangelo, cioè dare testimonianza a Gesù nell'umiltà, nel servizio silenzioso, senza paura di andare controcorrente e di pagare di persona". "E se non tutti sono chiamati, come santo Stefano, a versare il proprio sangue - ha aggiunto -, ad ogni cristiano però è chiesto di essere coerente in ogni circostanza con la fede che professa".

Al termine dell'Angelus, parlando "a braccio", Francesco ha rivolto un'ultima raccomandazione ai fedeli. "E non dimenticate, coerenza cristiana, cioè pensare, sentire e vivere come cristiani, e non pensare come cristiani e vivere come pagani. Oggi chiediamo a Santo Stefano la grazia della coerenza cristiana".

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