La denuncia della Fiom: "Due persone sono state ferite alla testa". La manifestazione contro il piano industriale della ThyssenKrupp. Camusso: "Governo dia risposte, non picchi i lavoratori". Questura: "Feriti quattro agenti". Renzi: "Accertare le responsabilità". Alfano: "Brutta giornata per tutti"
Momenti di tensione davanti all'Ambasciata tedesca a Roma tra la polizia e le centinaia di operai dell'Acciaieria di Terni (Ast) giunti nella Capitale per manifestare contro il piano industriale della ThyssenKrupp. Gli operai hanno denunciato di essere stati caricati e manganellati "perché non volevano farci arrivare al ministero dell'Economia". "Due operai sono stati soccorsi per ferite alla testa", hanno spiegato dalla Fiom.
"Hanno caricato i lavoratori, tre sono in ospedale", ha raccontato il segretario generale Fiom, Maurizio Landini, che era presente agli scontri che sono avvenuti intorno a piazza Indipendenza a Roma. "Vogliamo chiedere un incontro al governo e alla polizia perché non si picchia così", ha aggiunto.
Landini: "Picchiati senza motivo, anch'io ho preso botte" - "Appena siamo partiti in corteo - ha spiegato - stiamo stati caricati senza alcuna motivazione. Anch'io ho preso le botte dai poliziotti. Alcuni dei nostri sono finiti in ospedale, non finisce qui". E' stato ferito anche Gianni Venturi, coordinatore nazionale Fiom e Alessandro Unia del Rsu Fim Cisl.
Angeletti: "Carica grave e inaccettabile" - "E' successo un fatto grave e inaccettabile: i lavoratori della Ast di Terni che hanno manifestato davanti al consolato tedesco, in Piazza Indipendenza, sono stati, improvvisamente e senza motivo, caricati dalla polizia". E' quanto scrive il leader della Uil, Luigi Angeletti, in una nota. "E' questa la cifra della politica di attacco ai sindacati? In piazza c'erano solo lavoratori e non sindacalisti. Le forze dell'ordine non devono alimentare il disordine. Il governo deve intervenire e risponderne, perché episodi del genere non possono passare sotto silenzio".
Camusso: governo dia risposte, non picchi lavoratori - La Cgil chiede al governo di dare risposte e stigmatizza le cariche della polizia ai lavoratori dell'Ast. "Ci sono persone che rischiano il posto di lavoro - ha detto il leader Cgil Susanna Camusso - che sono state picchiate dalla polizia. Si parli di questo e non delle sciocchezze", ha aggiunto.
Pioggia di critiche su Alfano - Anche dalla politica arriva un coro di critiche e di richieste di chiarimenti al ministro dell'Interno Angelino Alfano, che nella serata di mercoledì ha ricevuto al Viminale i leader dei metalmeccanici che erano in piazza con gli operai al momento degli scontri. Acceso anche il dibattito alla Camera, dove deputati di Sel hanno alzato cartelli con scritto "Alfano dimettiti"; mentre Niki Vendola ha twittato: "La vicenda non finisce qui". Anche il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha chiesto al collega di governo ed al prefetto "informazioni e chiarimenti". Duri i toni da più voci del Pd, da Matteo Orfini, a Stefano Fassina, a Gianni Cuperlo, a Guglielmo Epifani e Rosy Bindi. Anche Ncd chiede chiarezza, con l'ex ministro Maurizio Sacconi. Per Forza Italia è Mara Carfagna ad esprimere preoccupazione. Per il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini gli scontri di Roma sono "l'ennesima dimostrazione dell'incapacità del ministro Alfano". E il M5S attacca: "Renzi alla Leopolda ha detto agli operai delle acciaierie di Terni che si sarebbe impegnato di più per loro. Intendeva facendoli manganellare come stamattina?", ha chiesto il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio. Il ministro Alfano, da parte sua, durante l'incontro con i segretari delle organizzazioni coinvolte negli scontri ha sottolineato come "oggi è stata una brutta giornata per tutti". Alfano riferirà comunque giovedì in Parlamento: alle 16 al Senato e alle 19 alla Camera.
Renzi sente Alfano: "Accertare le responsabilità" - Il premier Matteo Renzi ha seguito gli sviluppi della vicenda, e dopo una telefonata con Landini e un lungo colloquio telefonico con il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha chiesto di avere un'analisi dettagliata degli scontri "per accertare le responsabilità". Il presidente del Consiglio ha chiesto anche di "abbassare i toni" per evitare che una crisi industriale possa provocare lacerazioni. Renzi nel pomeriggio ha anche incontrato i vertici di Federacciaio e di Cassa Depositi e Prestiti per cercare di risolvere la vertenze della siderurgia di Terni.
Landini: "Il governo ci deve delle scuse" - "Oggi non abbiamo avuto delle scuse, mentre invece sarebbero utili, il governo ce le deve". Lo ha detto il segretario della Fiom, Maurizio Landini, uscendo dal Viminale dopo l'incontro con il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, e il capo della polizia, Alessandro Pansa. "Abbiamo chiesto al ministro Alfano e al capo della polizia Pansa che si faccia piena luce su quanto accaduto oggi e l'impegno ad evitare che fatti del genere si ripetano", ha spiegato poi.
Delrio: verificheremo quanto accaduto a operai - "Il Governo continua a essere impegnato nell'affrontare la crisi di Ast Terni ed effettuerà una puntuale verifica per quanto accaduto oggi con il ferimento di alcuni operai". Così il sottosegretario Graziano Delrio dopo una conversazione telefonica con Maurizio Landini avvenuta durante l'incontro del ministro Guidi con la delegazione Ast.
Questura: operai volevano occupare Stazione Termini - "Volevano andare verso la stazione Termini e occupare lo scalo romano, hanno forzato il cordone delle forze di polizia e per questo c'è stata una carica di contenimento". E' la versione che trapela dalla Questura di Roma. "Nel tentativo di creare un corteo non autorizzato verso la Stazione Termini sono stati tirati oggetti contro le forze dell'ordine e un funzionario e tre agenti di polizia sono rimasti feriti", si apprende ancora.