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Il sostituto procuratore generale di Roma, Vincenzo Saveriano, ha chiesto la condanna dell'ex sindaco Ignazio Marino a due anni e sei mesi al processo d'appello per il cosiddetto caso scontrini. Per l'accusa, l'imputato va condannato per 54 delle 56 cene da lui pagate utilizzando la carta di credito "aziendale" del Campidoglio. Il processo riprenderà l'11 gennaio. In primo grado Marino fu assolto dalle accuse di peculato, truffa e falso.