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Nove anni alla moglie Maria Pezzillo e ai figli Federico e Martina, all'epoca fidanzata della vittima
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Antonio Ciontoli è stato condannato a 14 anni di carcere nel processo di appello bis per l'uccisione di Marco Vannini a Ladispoli (Roma) nel maggio 2015. E' stato riconosciuto colpevole di omicidio volontario con dolo eventuale. Inoltre sono stati condannati a 9 anni e 4 mesi la moglie di Ciontoli, Maria Pizzillo, e i due figli Federico e Martina.
Per il capofamiglia, quindi, i giudici hanno riconosciuto il reato di omicidio volontario con dolo eventuale, mentre per gli altri componenti della famiglia è stato riconosciuto l'omicidio volontario anomalo.
Soddisfatta la mamma di Marco, Marina, che dopo la lettura della sentenza, ha commentato: "Finalmente è stato dimostrato quello che era palese fin dall'inizio. Se fosse stato soccorso subito Marco sarebbe qui. La giustizia esiste e per questo non dovete mai mollare". Le fa eco il papà della vittima, Valerio, che ha sottolineato: "La giustizia deve essere un diritto di tutti. Abbiamo lottato per averla, l'importante è che prima o poi emerga".
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