Sono quattro i clochard che, negli ultimi giorni, soltanto a Roma hanno perso la vita
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Sul decesso di un senzatetto a Roma per il freddo, il quarto nel giro di pochi giorni, interviene la Caritas. "E' un'umiliazione, è inaccettabile che ci possano essere a Roma ancora situazioni simili", dice il direttore don Benoni Ambarus. "E' urgente trovare soluzioni, la nostra città si doti di altre strutture di ricovero permanenti", chiede invece la presidente della Croce Rossa della Capitale, Debora Diodati.
Uno dei senza fissa dimora è stato trovato nel Parco della Resistenza. Era riverso a terra nei pressi del suo giaciglio di fortuna. Lunedì mattina un altro senzatetto è stato trovato morto in un'area verde alle spalle di una edicola. Anche in quel caso si ipotizza un decesso per cause naturali legato al freddo.
Nei giorni precedenti un clochard era morto carbonizzato a causa di un braciere utilizzato per scaldarsi nel suo rifugio di fortuna sul Tevere e un altro era stato trovato, sempre privo di vita, sugli argini del fiume.
La Croce Rossa aveva sottolineato come "il piano freddo del Comune a cui anche noi stiamo partecipando non riesce ancora a raggiungere, però, i grandi numeri di quel popolo estremamente fragile di clochard che vive nella nostra città, così come non può essere sufficiente l'impegno del volontariato, sebbene le nostre unità di strada battano ogni angolo dei nostri quartieri. Siamo ormai in una situazione di vera emergenza, che si ripete ciclicamente ogni anno".