Il 5 e l'8 settembre il ginecologo, imputato per un presunto prelievo forzato di ovuli a una giovane infermiera, è stato sorpreso senza permesso a Roma
Severino Antinori, imputato per un presunto prelievo forzato di ovuli a una giovane infermiera spagnola, si è visto aggravare la misura cautelare: è tornato agli arresti domiciliari nella sua casa a Sabaudia, sulla costa laziale, per aver violato due volte in tre giorni l'obbligo di dimora. Antinori è stato sorpreso dalla finanza a Roma e dalla figlia. Lo ha deciso, su richiesta del pm, il tribunale di Milano.
La decisione è stata presa dal giudice dell'ottava sezione penale di Milano Luisa Ponti davanti alla quale si aprirà il processo per il ginecologo. Antinori, che dal 19 luglio aveva l'obbligo di dimora a Sabaudia, si sarebbe recato a Roma senza permesso il 5 e l'8 settembre.
La prima volta lo hanno sorpreso gli uomini delle Fiamme Gialle nel corso di un controllo, mentre la seconda volta è stata la figlia che lo ha incontrato nella clinica romana del ginecologo e ha avvisato l'autorità giudiziaria. Sabato il Tribunale, su richiesta del pm Ripamonti, ha dunque deciso di aggravare la misura cautelare.