Non pagava i contributi ai dipendenti e distraeva fondi alle imprese ma viveva nel lusso. Allo Stato deve 134 milioni di euro
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Viveva da milionario, con il vezzo per le vacanze esclusive, vantandosi di avere "inondato Roma di champagne" con le sue feste e la mania di offrire cene e pranzi agli amici. Ma i soldi per i suoi vizi li distraeva alla sua azienda e scordava sistematicamente di pagare le tredicesime dei suoi dipendenti. Per questo un imprenditore romano, molto noto in città, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza.
Le Fiamme gialle del Comando provinciale di Roma gli hanno contestato diversi ipotesi di reato. Guglielmo Franci era a capo del Gruppo Franci, molto noto della capitale. Una serie di imprese operanti per lo più nel settore delle pulizie, del facchinaggio e del trasporto merci, con oltre 600 dipendenti e che annoveravano tra i clienti amministrazioni pubbliche, imprese partecipate dallo Stato e grandi società private.
L'imprenditore, che si è visto porre i sigilli anche a tre appartamenti intestati ai figli, avrebbe sistematicamente sottratto denaro alle casse di una società del gruppo nel frattempo fallita, denaro ritenuto provente del reato di bancarotta. Una società, (una cosidddetta Bad company) che avrebbe deliberatamente riempito di debiti di vario tipo. Quelli con l'erario ammontano a 34 milioni di euro. La società era usata dal Franci per finalità esclusivamente personali, tra cui circa 600mila euro utilizzati per l'acquisto di appartamenti.
Le indagini hanno fatto luce sull'elevatissimo tenore di vita condotto dall'indagato e dal suo nucleo familiare, nonostante, ogni mese non venissero versati i contributi dei dipendenti per 150mila euro. L'imprenditore aveva tra l'altro nella sua esclusiva disponibilità un prestigioso parco auto composto da Mercedes, BMW e Porsche, con tanto di autista, il tutto a carico delle società di cui è amministratore. Nel corso delle festività di fine 2013, nonostante i dipendenti lo chiamassero costantemente per veder pagate le proprie tredicesime, l'uomo si vantava di aver "inondato Roma" di champagne, donato ad amici e clienti con estrema generosità ed organizzando presso la sua lussuosa residenza cene e ricevimenti con decine di invitati.