I residenti del paese reatino distrutto dal terremoto hanno interrotto la circolazione denunciando i ritardi nella ricostruzione
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Protesta in strada ad Accumoli, uno dei Comuni del Reatino colpiti dal terremoto dell'estate 2016: molti abitanti sono scesi in strada bloccando il traffico lungo la Statale Salaria per contestare i ritardi nella rimozione delle macerie dopo i crolli e le lungaggini nei lavori di ricostruzione dell'abitato. Circolazione interrotta per ore.
Macerie in strada - I residenti si sono radunati all'altezza della frazione di Grisciano, depositando sull'asfalto delle macerie provenienti dal centro abitato, come segno di protesta. "Con la burocrazia siete riusciti a seppellire i vivi", recitava uno dei cartelli esposti dai manifestanti, che hanno invaso la carreggiata su entrambi i sensi di marcia. Nei giorni scorsi il premier Paolo Gentiloni aveva visitato i cantieri del progetto Sae-Cns insieme al capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio.
Gli abitanti di Accumoli, in strada dal mattino, hanno liberato la Salaria intorno alle 16 la strada, dopo aver chiesto al prefetto un incontro con il sindaco e con il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. "Se le nostre richieste non saranno soddisfatte, torneremo in strada, questa volta bloccando però gli snodi cruciali della Salaria, cioè gli accessi verso Roma", hanno spiegato i manifestanti.
Riaperta la provinciale 477 a Norcia - Nel frattempo, è stata riaperta la strada provinciale 477 che collega Norcia alla frazione di montagna Castelluccio. "Nella prossima primavera a Castelluccio ci dovranno essere le prime gru per avviare la ricostruzione di questo che è uno dei borghi più belli del mondo", ha dichiarato il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno.