In manette due fratelli: Serif e Andrea Seferovic, di 20 e 18 anni
© lapresse
La polizia ha arrestato due dei responsabili del rogo del camper nel quartiere di Centocelle, alla periferia di Roma, in cui a maggio morirono tre sorelle nomadi. In manette due fratelli: Serif e Andrea Seferovic, di 20 e 18 anni. Il primo è accusato di omicidio plurimo delle sorelle, tentato omicidio plurimo, detenzione, porto ed utilizzo d'arma da guerra. L'altro di incendio doloso.
Fin dalle prime indagini era emerso che l'incendio era da ricondursi a problematiche esistenti tra il nucleo familiare Halilovic e quello dei Seferovic, maturate all'interno del campo nomadi di via Salviati. Il padre delle vittime era poi entrato in forte contrasto con i Seferovic per motivi economici.
Tali dispute hanno condotto un primo episodio incendiario avvenuto il 5 maggio, quando i fratelli Seferovic hanno lanciato due ordigni incendiari contro il camper della nonna delle vittime.
Serif Seferovic era già stato fermato a giugno perché sospettato di aver avuto un ruolo nella morte delle tre sorelle. In quell'occasione il gip di Torino convalidò il fermo di polizia senza emettere l'ordinanza di custodia cautelare. Su di lui sarebbero emersi nuovi elementi nel corso delle indagini. E' accusato dell'incendio che ha portato alla morte delle sorelline e di un altro rogo che riguarda nei giorni precedenti il camper della nonna delle sorelline dove non rimase ferito nessuno.
Il fratello Andrea sarebbe accusato di incendio doloso per questo secondo episodio. Il provvedimento eseguito oggi riguarda anche altri due parenti degli arrestati, un maggiorenne e un minorenne, attualmente ricercati perché all'estero che sarebbero coinvolti nel rogo di Centocelle.
I fratelli Seferovic sono stati arrestati a Torino. Serif è stato bloccato in un mercato dell'usato dove aveva allestito un banco, Andrea mentre dormiva all'interno del suo furgone in località Moncalieri, nel Torinese.