Sergio Pirozzi annuncia: "Andrò a Roma, voglio incontrare Gentiloni: è impensabile che si debba pagare"
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"Il tema delle tasse di successione sulle macerie, di cui in questi giorni si parla sui media, è essenziale e particolarmente delicato". E' quanto afferma in una nota il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, che aggiunge: "E' impensabile che si debba pagare una tassa su un bene frutto dei sacrifici di intere famiglie e che oggi, peraltro, non esiste più". "Oggi quelle proprietà sono macerie", afferma ancora Pirozzi che annuncia: "Voglio incontrare Gentiloni, andrò a Roma portando con me le chiavi di questa città e consegnandogliele".
"O risposte o riconsegno le chiavi della città" "Ho chiesto un appuntamento con il premier. Sono certo che il governo accoglierà le istanze che abbiamo posto alla sua attenzione, altrimenti mi occuperò personalmente delle famiglie che si ritroveranno costrette a pagare la tassa di successione": è quanto afferma il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi. "Andrò a Roma - prosegue il sindaco del comune reatino colpito dal sisma di agosto - portando con me le chiavi di questa città e consegnandogliele. La mia gente ha sofferto tanto e ha dato prova di grande coraggio e di immensa dignità. Merita il rispetto e l'affetto di tutti, in primis delle istituzioni". "Il sindaco di Amatrice - conclude Pirozzi - sta con la gente di Amatrice, questo sia chiaro".
La lista delle priorità "Abbiamo steso una lista dettagliata: tredici punti sui quali occorre un sollecito intervento governativo", continua Sergio Pirozzi. "Il nodo della tassa di successione - aggiunge - è cruciale, ma i temi sono tanti, vi sono lacci e lacciuoli procedimentali da sciogliere affinché parta la fase della ricostruzione". "Il tema dello smaltimento delle macerie, per esempio: non ci siamo proprio - prosegue il sindaco, - i ritardi sono evidenti, a dieci mesi dal primo sisma siamo ancora invasi dalla devastazione, sia in città che nelle frazioni. E ancora, la necessità urgente di riavere sul territorio un adeguato numero di Vigili del Fuoco e di diversi contingenti militari e di pubblica sicurezza: hanno ridotto a due pompieri la presenza sul territorio ma la situazione è ancora emergenziale, nessuno dimentichi che qui non c'é più un paese". "Sono indispensabili deroghe al Codice degli Appalti - conclude Pirozzi - la condizione attuale è ridicola, dobbiamo essere messi in condizioni di agire, di compiere opere provvisionali, puntellamenti, messe in sicurezza di edifici pericolanti, di consentire la funzionalità di reti e servizi pubblici, di assistere adeguatamente la popolazione sotto tutti i punti di vista".