Le accuse sono di omicidio colposo e disastro colposo. Tra gli imputati figura anche l'attuale sindaco, Stefano Petrucci
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Il gup del tribunale di Rieti, Ilaria Auricchio, ha disposto il giudizio per tutti e sette gli imputati per omicidio colposo e disastro colposo nell'ambito dell'inchiesta sul crollo della torre campanaria di Accumoli, in seguito al terremoto del 24 agosto 2016. Tra loro figura anche l'attuale sindaco, Stefano Petrucci. L'incidente causò la morte di un'intera famiglia, composta da padre, madre e due bimbi piccoli. Il processo inizierà il 24 settembre.
A processo andranno anche l'allora responsabile unico del progetto, l'architetto Pier Luigi Cappelloni, il collaudatore statico amministrativo dei lavori a cui fu sottoposta la torre campanaria, l'architetto Mara Cerroni, i progettisti e direttori dei lavori, l'ingegnere Alessandro Aniballi e l'architetto Angelo Angelucci, il geometra Giuseppe Renzi e l'ingegner Matteo Buzzi, tecnico incaricato dei lavori dalla Curia di Rieti.
Secondo la Procura e i risultati delle perizie, il crollo della vela campanaria di Accumoli fu causato dal terremoto del 2016, ma poteva essere evitato adottando "specifici interventi di consolidamento che erano stati già indicati dopo il sisma dell'Aquila". La vela, abbattendosi sulla sottostante abitazione, provocò la morte di Andrea Tuccio e di sua moglie Graziella Torroni, entrambi 34enni, e dei loro due figli, Stefano di 8 anni e Riccardo di 9 mesi.