Salgono a 147 i soggetti gravitanti in ambienti dell'estremismo religioso espulsi dal gennaio 2015, 15 solo negli ultimi due mesi
Due tunisini sono stati espulsi "per motivi di sicurezza dello Stato". Uno dei due, un 47enne senza fissa dimora, è intestatario di un'utenza telefonica che risulta tra i contatti dell'attentatore del mercato di Natale di Berlino, Anis Amri, nel giugno 2015. A quell'epoca il terrorista di Berlino era ospite della famiglia di un connazionale, attualmente detenuto presso il carcere di Velletri per reati comuni.
L'altro espulso è un 34enne segnalato dai servizi di intelligence nell'ambito del monitoraggio della comunità islamica della provincia di Perugia, quale "elemento di orientamento radicale facente parte di un sodalizio di spacciatori tunisini, operanti nel capoluogo umbro, legati ad altro connazionale già espulso dal territorio nazionale per motivi di sicurezza dello Stato il 14 maggio 2015". Dalle indagini svolte è emerso, inoltre, che il tunisino espulso, oltre ad aver evidenziato le sue simpatie per il Daesh, durante la sua permanenza a Lucca, non avrebbe escluso la possibilità di recarsi in Siria.
Rintracciato a Palermo il 14 febbraio e risultato irregolare sul territorio nazionale, è stato trattenuto nel centro di Caltanissetta. E' stato rimpatriato dalla frontiera area di Palermo con un volo diretto a Tunisi. Quanto al 44enne, a seguito delle indagini svolte, è stato trattenuto nel centro di Caltanissetta in attesa dell'espulsione avvenuta dalla frontiera marittima di Palermo, con una nave partita verso Tunisi. Salgono così a 147 i soggetti gravitanti in ambienti dell'estremismo religioso espulsi con accompagnamento alla frontiera dal gennaio 2015 ad oggi. Di questi, 15 eseguiti nel 2017.