Coinvolto nell'inchiesta "Glauco 2" che ha smantellato un'organizzazione internazionale. L'africano è considerato uno dei boss
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La polizia ha rintracciato e arrestato in Germania Yonas Redae, eritreo latitante dall'aprile del 2015, coinvolto nell'inchiesta "Glauco 2" che ha smantellato un'organizzazione internazionale coinvolta nel traffico di migranti dalla Libia. L'uomo è ritenuto un esponente di spicco dell'organizzazione. Redae è arrivato all'aeroporto internazionale di Fiumicino scortato da personale del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia.
Il ruolo dell'eritreo è stato ricostruito come uno dei più attivi collaboratori del capo dell'organizzazione criminale in Italia, l'etiope Ghermay Asghedom. Quest'ultimo è il fratello di Ghermay Ermias, capo indiscusso della gruppo criminale, tuttora latitante, e considerato il responsabile dell'organizzazione del viaggio dei migranti, naufragato nelle acque di Lampedusa il 3 ottobre 2013, a seguito del quale morirono 366 persone.
I fratelli Ghermay, assieme a Redae, sono ritenuti da tempo tra i più importanti trafficanti di migranti attivi sulla "rotta libica".
Il clan, operando all'interno del Cara di Mineo, ha consentito a numerosi migranti, dietro lauti pagamenti, di pianificare e realizzare i loro viaggi verso il Nord Europa.