Al programma di Italia 1 il racconto di tre coppie che si sono affidate a Luca: un uomo che offre sui social le sue prestazioni gratuitamente
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"Quando ho saputo della prima gravidanza la botta emotiva è stata forte". Sono le parole a "Le Iene" di Luca, un donatore di sperma anonimo che offre i suoi servizi gratuitamente sui social. Il programma di Italia 1, oltre a lui, ha intervistato tre coppie che si sono rivolte a quest'uomo per ricevere aiuto.
"In tre anni sono nati sette bambini", racconta Luca. "Quando mi contattano racconto fin da subito che ho necessità di tenere segreta la mia identità per evitare ritorsioni o rivalse nel futuro. Alcune ragazze le ho incontrate con il passamontagna". "Le Iene" hanno avuto modo di parlare anche con tre coppie di che si sono rivolte a lui per avere dei bambini: due coppie formate due ragazze e una coppia eterosessuale. Ad accomunare queste coppie, oltre al desiderio di avere un figlio, ci sono i viaggi all'estero, le spese onerose per riuscire a sottoporsi agli esami medici delle varie pratiche messe disposizione dalle cliniche estere.
Non è facile trovare delle alternative sul web. Soprattutto perché nei gruppi sui social, si può trovare di tutto: "Dal maniaco a chi si eccita nel voler avere un rapporto con due donne - racconta una delle coppie -, a chi vuole dei soldi". Luca spiega che le cose sono un po' più complesse: "C'è bisogno di coprire più giorni fertili - dice -, ci sono dei donatori che lo fanno solo per avere del sesso occasionale". E poi spiega le due tecniche che offre a chi decide di rivolgersi a lui per questo tipo di incontri. La prima è quella del barattolo: "Consiste nel donare il proprio seme in un barattolo sterile che viene aspirato con una siringa e inserito all'interno della donna". E poi c'è il metodo naturale: "Io mi apparto - prosegue Luca -, faccio le mie cose e poi avviene la penetrazione per pochi istanti. Non c'è nudità, non c'è bisogno".
Come hanno fatto a fidarsi? "Per noi è stato un salto nel vuoto", dicono alcune di loro. Luca, infatti, fornisce le sue analisi ma coprendo i suoi dati personali. "Provo gioia, la loro gratitudine mi riempie di soddisfazione". Molte di loro sono agitatissime, quando lo incontrano: "Mi imbarazzo ancora a raccontarlo, mi ha passato la siringa e se ne è andato. Oggi mio figlio ha tre anni". Un'altra coppia non ha avuto la stessa fortuna: "Con il barattolo non riuscivamo - ha detto -, quindi abbiamo chiesto a Luca di fare con il metodo naturale. Dura tutto pochi secondi". "Io non li chiamo mai figli - dice Luca -, non li considero come tali. Li chiamo bambini".