Ucciso per sbaglio perché si è trovato in mezzo a una guerra tra cosche 'ndranghetiste
© da-video
Filippo è cresciuto a Soriano, in provincia di Vibo Valentia. Un ragazzo semplice, amante della vita e amato da tutti, sempre pronto a buttarla sullo scherzo. Aveva ancora tanto davanti a sé ma alle 21.00 del 25 ottobre 2012 è stato ucciso senza una vera ragione. O meglio, la ragione è che si è trovato per sbaglio in mezzo a una guerra tra due cosche mafiose che va avanti da trent'anni. Gli assassini non sono mai stati trovati e Filippo è stato riconosciuto dallo Stato vittima di mafia senza colpevoli, ma il padre Martino ancora non lo accetta e il suo unico desiderio è la giustizia per quel figlio di diciannove anni che da un momento con l'altro si è visto strappare via.
A Le Iene, l'inviato Giulio Golia ha ascoltato le parole dei genitori e ricostruito gli eventi di quella tragica sera. Nella sparatoria che lo ha ucciso è stata coinvolta anche un'altra persona, Domenico Tassone, il ragazzo dal quale Filippo si era fatto dare un passaggio. I due stavano percorrendo una strada buia, priva di guard rail e tutta curve, quando all'improvviso una selva di proiettili li ha travolti uccidendo sul colpo Filippo. In realtà il vero obiettivo era Domenico, imparentato con una delle due cosche coinvolte nella faida ma rimasto miracolosamente illeso.