La polizia penitenziaria gli ha però trovato una struttura: i sanitari di una casa di cura sono pronti ad accoglierlo
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Ha pagato il suo conto con la giustizia scontando la pena, ma non vuole lasciare il carcere perché non sa dove andare. E' la storia di un carcerato della casa circondariale di Lecce (sezione per il trattamento dei detenuti psichiatrici) raccontata dal sindacato di polizia penitenziaria Uil-Pa e riportata dalla Gazzetta del Mezzogiorno. Fortunatamente, la polizia penitenziaria gli ha trovato una struttura: i sanitari di una casa di cura si prenderanno cura di lui.
Tutto è iniziato quando sono iniziate le operazioni di dimissione dal carcere. Il detenuto si è sdraiato per terra, ha chiuso gli occhi e non ha più parlato. Il personale medico e paramedico è subito intervenuto pensando a un malore, ma i parametri vitali erano buoni. Non voleva andare via. L'uomo ha una famiglia, che però non può accoglierlo. Così, gli operatori si sono adoperati in tutti i modi per trovare una soluzione.
Poi il lieto fine: viene trovata una struttura di diagnosi e cura disposta ad accoglierlo. Ora l'uomo è libero, ha lasciato il carcere e non sarà più solo.