L'agente era intervenuto per difendere il capotreno circondato da una banda di ragazzi di origine straniera
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Due giovani di origine nigeriana sono stati arrestati dagli agenti della questura di Lecco con l'accusa di aver partecipato, con altri loro connazionali, al pestaggio di un poliziotto fuori servizio intervenuto, poco dopo le 15 del 6 maggio, in aiuto di un capotreno a bordo di un convoglio di Trenord nella tratta Milano-Lecco.
Da quanto riferito dalla polizia, il dipendente di Trenord ha sorpreso un passeggero nigeriano senza biglietto e avrebbe chiesto aiuto al poliziotto per farlo scendere alla stazione di Arcore (Milano): l'uomo sarebbe sceso ma sarebbe subito risalito su un'altra carrozza del convoglio che nel frattempo aveva ripreso la sua corsa. A questo punto, il controllore e l'agente si sarebbero diretti da lui trovandolo insieme con un gruppo di suoi connazionali che, di fronte alle rimostranze del poliziotto, lo avrebbe aggredito.
Dopo averlo preso a calci e pugni, il gruppetto sarebbe quindi fuggito scendendo alla stazione di Carnate (Monza), dove sono sopraggiunti i carabinieri che hanno identificato sette nigeriani sorpresi ancora nello scalo. Poco dopo, alla stazione di Calolziocorte, la polizia ha fermato il successivo treno partito da Milano Porta Garibaldi alla volta di Lecco identificando altri sette africani, due dei quali erano gli stessi fermati a Carnate.
Proprio questi ultimi sono stati arrestati perché corrispondenti alle descrizioni fornite dagli aggrediti, e per loro è scattata l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni in concorso e tentata rapina per aver cercato di strappare la placca identificativa dell'agente. Il poliziotto, un 41enne in servizio alle Volanti della Questura di Lecco, è stato ricoverato in codice giallo all'ospedale di Lecco dove è stato medicato e trattenuto in osservazione e poi è stato dimesso.