Per il 32% "probabile" un viaggio, mentre il 5% resta a casa
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Un'indagine del Centro studi del Touring Club italiano sulle intenzioni di viaggio della propria community prova a rispondere a queste domande e dare una fotografia della nostra prossima estate. Quasi la metà (49%) afferma infatti che farà un viaggio ("certamente si'") mentre un altro 32% lo farà "probabilmente". Chi ha già scelto di restare di sicuro a casa è una quota tutto sommato residua (5%) mentre circa il 13% ha risposto "probabilmente no".
Nel complesso, dunque, il 71% ha un atteggiamento positivo nei confronti dell'estate mentre il 29% è rinunciatario. Le ragioni sono chiare: chi "sicuramente" o "probabilmente" starà a casa lo faà perché non intravede ancora le condizioni di sicurezza per viaggiare (67%). L'Italia, stando a quanto sottolinea il Touring Club italiano, è da sempre la meta preferita delle vacanze estive dei nostri connazionali e quest'anno ancora di più. Se di solito il rapporto Italia-estero espresso dalla community Touring era di circa 60-40, nell'estate 2020 si registra una polarizzazione molto più forte: il 94%, infatti, sceglierà una destinazione domestica rispetto a una quota residuale (6%) che andrà all'estero.
Varcare i confini regionali per trascorrere le vacanze estive sarà il comportamento più frequente (68%), anche se non manca chi ha deciso di restare all'interno della regione di residenza (13%). Più consistente, per il momento, chi non ha ancora scelto (18%), cosa che fa pensare che l'estate si giocherà molto sulle scelte dell'ultimo minuto. Come era prevedibile, la ripresa dopo la pandemia ha avuto un forte impatto sulle preferenze degli italiani: se il mare resta irrinunciabile in estate (46%), vola letteralmente la montagna (30%) - lo scorso anno era stata scelta solo dal 17% delle persone - mentre crollano le città d'arte che passano dal 23% del 2019 all'8% di quest'estate: molto probabilmente il timore dell'overtourism scoraggia buona parte dei visitatori.
Altro dato significativo è che le aree interne con i loro borghi registrano un gradimento elevato: 9%, rispetto al 6% dello scorso anno, un dato che per la prima volta supera quello delle città d'arte. Il dato più eclatante, che riguarda tutte le tipologie di destinazione, è che la maggioranza degli italiani punta a luoghi poco affollati per le vacanze 2020 (76%). Dunque, le abitudini si adeguano alla situazione contingente, ma senza particolari preoccupazioni: solo il 24% verificherà se nei dintorni della località di vacanza ci sono strutture sanitarie e il 48% dichiara che si baserà sull'indice di contagio regionale per decidere dove andare.