La missiva da Palermo. Non si placa la bufera su La Padania per la pubblicazione dell'agenda del ministro, che afferma: "Ad essere minacciata è la democrazia". Protesta dei leghisti in Senato
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I vigili del fuoco sono intervenuti questa mattina a Palazzo Chigi, a Roma, per una lettera sospetta indirizzata al ministro dell'Integrazione, Cecile Kyenge. All'interno della missiva, che non aveva mittente e sarebbe stata inviata da Palermo, c'era bicarbonato. La Kyenge ha affermato: "Ancora non è confermato che la busta sia indirizzata a me, quindi non posso commentare".
Salvini: "Vogliono censurare La Padania" - Intanto continuano le polemiche tra la Lega Nord e la Kyenge dopo la decisione del quotidiano La Padania di pubblicare l'agenda del ministro. "Dalla Sinistra arriva la proposta fascista di censurare o addirittura di sequestrare preventivamente il giornale. Roba da matti", ha detto il segretario del partito, Matteo Salvini. "Sabato ignoreremo la presenza del ministro a Milano. Di lei ci occuperemo in Parlamento", ha aggiunto.
La Lega protesta in Senato - Proprio sulla vicenda Padania, a Palazzo Madama si è scatenata la bagarre. Il senatore leghista Jonny Crosio, durante il suo intervento, ha mostrato una copia del quotidiano leghista urlando: "Non toccate la Padania o scateniamo l'inferno". I suoi colleghi lo hanno imitato, sventolando una copia del quotidiano. A quel punto i commessi di Palazzo Madama hanno strappano i giornali dalle mani dei senatori. Pd e Scelta civica hanno protestato finché non è tornata la calma.
Kyenge: "Ad essere minacciata è la democrazia" - "Ad essere minacciata è la democrazia", ha quindi affermato rispondendo alla domanda se si sente minacciata dopo che La Padania ha deciso di pubblicare l'agenda dei suoi appuntamenti. Il ministro ha fatto "appello alla democrazia": "Dobbiamo cominciare a pretendere il rispetto del ruolo delle istituzioni e di un leader politico. Le persone che ricoprono una carica pubblica devono comunicare messaggi positivi e avere anche un ruolo educativo".
"Attacchi della Lega? Solo propaganda" - "Loro - ha detto il ministro riferendosi alla Lega - stanno facendo campagna elettorale, continuano a farlo cercando di utilizzare strumenti democratici in maniera sbagliata per deviare il pensiero delle persone. Invece bisogna essere trasparenti e utilizzare l'agenda di una persona per far capire che svolge l'attività di governo anche sul territorio. Altrimenti si fa solo della propaganda".
"Le persone pretendono di più dalla politica" - Commentando poi le parole del sindaco di Verona, Flavio Tosi, il ministro ha ribadito che "la Lega deve comunicare in modo corretto e rispettoso. Quando questi strumenti vengono utilizzati in modo sbagliato, rendendo noti le date e i luoghi degli incontri e non facendo capire che la mia attività va oltre quello che faccio, diventa un pericolo per la nostra democrazia. E la politica questo deve pretendere. Credo questo sia il momento che la politica si svegli e che non si perda l'occasione di dire che l'Italia pretende molto di più, il rispetto delle persone, della carica che rivestono e del messaggio che vogliono infondere".
Maroni: "Non capisco perché contestarla sia razzismo" - "Gli appuntamenti del ministro Kyenge erano sul sito del ministero. Non capisco perché contestare lei debba essere razzismo e contestare me sia democrazia", ha detto il presidente della Lombardia, Roberto Maroni. "E' un doppiopesismo - ha aggiunto Maroni - che mi infastidisce molto, noi contestiamo le proposte sbagliate". "La Lega non è andata oltre i limiti. Le polemiche le fate voi giornalisti", ha concluso.