Difesa, la storia del servizio militare obbligatorio in Italia
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Pronto il disegno di legge a firma del deputato Eugenio Zoffili, membro della Commissione difesa a Montecitorio. Tra le proposte, l'opzione tra la formazione militare e un impiego civile
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Il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini l'aveva annunciata e ora la proposta di legge del Carroccio per la reintroduzione della leva obbligatoria, approda alla Camera. Il testo, "Istituzione del servizio militare e civile universale territoriale e delega al Governo per la sua disciplina", annunciato dal deputato Eugenio Zoffili, prevede una leva di sei mesi per ragazzi e ragazze tra i 18 e 26 anni, su base regionale e con la possibilità di scegliere tra il servizio civile o militare.
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"I partecipanti al servizio civile si occuperanno della tutela del patrimonio culturale e naturale, di soccorso pubblico e Protezione civile - spiega Zoffili, contattato da LaPresse - I nostri ragazzi potranno inoltre optare per un impiego e una formazione nell'ambito militare". "La Lega - aggiunge - anche attraverso questa proposta, guarda al futuro e al bene dei giovani e dell'Italia, con semplice e concreto buonsenso". In occasione del raduno degli Alpini a Vicenza, lo scorso 12 maggio, il leader della Lega aveva dichiarato: "È una grande forma di educazione civica, con persone che si possono dedicare al salvataggio, alla protezione civile, al pronto soccorso, alla protezione dei boschi da svolgere vicino a casa. Una volta uno di Udine andava a Bari, e quello di Bari lo mandavano a Udine, dovendo lasciare studi e lavoro. Non sarà più cosi, si farà vicino a casa". In quell'occasione, anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, era apparso possibilista, dicendosi favorevole a "un’esperienza che si può fare spendendosi a favore della propria comunità, proprio come gli alpini ci insegnano. Lo dico da obiettore di coscienza, che ho fatto dopo la laurea, assistendo disabili e anziani. Dopodiché, forme e modalità verranno decise a livello nazionale".
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"Siamo contrari alla reintroduzione del servizio di leva militare obbligatoria perché pensiamo che i giovani debbano impegnarsi nello studio e nel lavoro e che non serva dargli una preparazione militare. Domani in Aula presenteremo il nostro Question Time al ministro Crosetto- che in passato già si è espresso sull'argomento con posizioni assolutamente condivisibili-, chiedendogli quale sia l'orientamento del governo sulla leva militare. Sarebbe opportuno non alimentare dibattiti anacronistici, ma pensare al futuro: l'attuale situazione internazionale, infatti, rende sempre più pressante l'esigenza di una difesa comune europea". Lo afferma il presidente di Noi moderati Maurizio Lupi.
Contrari anche i leader di Pd e Movimento 5 Stelle, Elly Schlein e Giuseppe Conte: "I ragazzi non hanno bisogno di una politica che vuole la leva obbligatoria per spingerli a fare il militare. Non hanno bisogno di una politica che mette l'elmetto e corre dritta verso il riarmo e la guerra, distruggendo il futuro", scrive il leader pentastellato sui social. "Ai ragazzi serve un'Italia che corre per i diritti di una generazione tradita", aggiunge. "Ai nostri ragazzi serve una lotta senza quartiere alla precarietà a vita - scrive Conte - Ai nostri ragazzi serve il salario minimo legale per non essere più sottopagati. Ai nostri ragazzi serve dire basta ai tirocini non retribuiti, allo sfruttamento. Basta a chi dice 'lavora per me, offro in cambio esperienza e visibilità". "Noi siamo per vedere nelle mani dei giovani il futuro, non il fucile". Così la segretaria del Pd Elly Schlein a margine di un evento elettorale a Città della Pieve (Perugia).