Già nel 1974 l'onorevole Ciriaco De Mita dichiarava: "Il Bisagno è un'emergenza nazionale"
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Un copione che si ripete uguale da 50 anni. Dal 1966 a oggi sarebbero 131 le alluvioni che hanno coinvolto la Liguria. I cambiamenti climatici non sarebbero quindi responsabili dei disastri più recenti che hanno toccato questa regione, da sempre flagellata da precipitazioni improvvise e violente che ingrossano in breve i fiumi locali.
È quanto si evince dal catalogo storico aggiornato dal Cnr-Irpi (Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica). In particolare, dal 1970 frane e inondazioni hanno causato oltre 100 tra morti e dispersi (96 morti, 9 dispersi), 49 feriti e oltre 10.000 tra sfollati e senzatetto.
A fronte di una ricorrenza così alta di alluvioni e frane, non sono stati mai messi in atto interventi adeguati. Già nel 1974, dopo che Genova fu invasa dal fango, l'onorevole Ciriaco De Mita dichiarava: "Il Bisagno è un'emergenza nazionale". Per arginarlo però, nei quarant'anni successivi non si è fatto quasi nulla. E le catastrofi hanno continuato a toccare periodicamente Genova e dintorni. Ecco le più gravi.
Genova, 9-10 ottobre 2014: un morto - "Situazione: alle ore 19:00 sarà disattivato il Servizio Numero Verde di Protezione Civile": è stato il messaggio via twitter con cui ieri alle 18:50 del 9 ottobre, poche ore prima del disastro dell'alluvione, la Protezione Civile di Genova "scioglieva le righe" dell'emergenza maltempo. La dimostrazione pratica che i modelli meteo dell'Arpal, l'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente ligure, non hanno previsto l'imminente alluvione. I calcoli dei responsabili della sicurezza non hanno funzionato, non è stata diramata nessuna allerta meteo. Il web l'ha definita 'allerta zero'. Ancora da accertare responsabilità e omissioni. Per io momento il numero uno della Protezione civile, il prefetto Franco Gabrielli, ammette: "Qualcuno ha sbagliato le previsioni ma niente crocifissioni".
Novembre 2011: sei morti a Genova, 12 a Spezzino e Lunigiana: Il 4 novembr centri più colpiti sono stati quelli di Genova nei quartieri di Quezzi, Foce, Molassana, San Fruttuoso, Marassi, Brignole, Quarto e Nervi e i comuni di Recco e Camogli. Durante l'alluvione hanno perso la vita sei persone, di cui due bambine di uno e otto anni. L'alluvione è seguita a breve distanza a quella verificatasi il 25 ottobre nell'area delle Cinque Terre e della Lunigiana che ha provocato 12 vittime e 1 disperso.
Genova, 23 settembre 1993: 4 morti - L'allluvione si localizzò per lo più in Val Varenna e causò complessivamente 4 morti e centinaia di sfollati.
Genova, 27 settembre 1992: 7 morti - L'esondazione improvvisa dei torrenti Bisagno e Sturla, causò 7 vittime. Particolarmente colpite furono le località di Voltri, Pr, Pegli, Multedo, Sestri Ponente, Cornigliano, Campi e Pontedecimo.
Genova, 7 ottobre 1970: 44 morti - Il Cnr ricorda che fra il 7 e l'8 ottobre 1970 piogge molto intense e localizzate raggiunsero circa 900 mm in 24 ore, corrispondenti al 90% delle precipitazioni medie annuali. La citt? pi? colpita fu Genova, ma gravissimi danni si ebbero anche in altri 20 comuni. Le vittime furono oltre 40, di cui 35 morti e 8 dispersi. Gli sfollati furono oltre 2000.Il danno economico venne stimato in 45 miliardi di lire.